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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Due morti e un ferito nella Piana di Catania, fermato il guardiano di un fondo agricolo

Il sospettato è un uomo di 42 anni. Avrebbe sparato ai tre uomini, ferendone mortalmente due. Ha esploso i colpi perché pensava di essere vittima di un furto di arance

Una vera e propria carneficina nelle campagne della Piana di Catania.  Adesso chi ha esploso i colpi che hanno ucciso due uomini e ferito un terzo potrebbe avere un nome e un cognome, Si tratta di Gaetano Sallemi, di 42 anni, che è stato fermato dalla polizia. E' il guardiano del fondo agricolo dove è accaduto il massacro e avrebbe sparato con il suo fucile da caccia. A ricostruire il quadro della tragica vicenda è stata la procura di Siracusa che si è occupata delle indagini del fatto di sangue avvenuto in contrada Xirumi, tra Lentini, Palagonia e Scordia.

Il guardiano 42enne avrebbe quindi sparato poiché voleva "proteggere" il territorio dai furiti di arance. Il fermo è stato disposto dal procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino, e dal sostituto Andrea Palmieri con l'accusa di duplice omicidio e di tentativo di omicidio. La magistratura ha delegato l'esecuzione del provvedimento alla squadra mobile della Questura di Catania. A perdere la vita sono stati Massimo Casella, di 47 anni, e Agatino Saraniti, di 19 anni trovati un centinaio di metri l'uno dall'altro colpiti da fucilate. Il più giovane caduto all'interno di un fossato. Nella stessa zona, ai confini tra le province di Catania e Siracusa, in cui è stato ferito all'addome, sempre con colpo di fucile, anche il 36enne Gregorio Signorelli, che ha avuto la forza di chiamare aiuto con il cellulare e di farsi portare, in auto, da un parente all'ospedale Garibaldi centro del capoluogo etneo.

E' da lui che sono partite le indagini della squadra mobile che ha sentito più volte il testimone che lo ha soccorso. L'uomo ha subito un intervento al polso. Si sarebbe difeso dai colpi di fucili parandosi con il volto con il braccio. Attualmente la sua prognosi è riservata ma le condizioni cliniche restano serie. Ad avvertire della scomparsa dei tre uomini erano stati i familiari di Casella e Saraniti, che hanno poi trovato i corpi dei loro congiunti e hanno avvisato le forze dell'ordine. Da lì sono partite le indagini sino al fermo del guardiano.

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