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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Librino / Viale Grimaldi, 18

Sparatoria in viale Grimaldi, si scava nel mondo della droga per cercare il movente

Due le persone che hanno perso la vita durante uno scontro a fuoco: Luciano D'Alessandro, di 48 anni, ed il 29enne Vincenzo Scalia. Quattro i feriti: si indaga per individuare il movente. Erano tutti pregiudicati. Due sono stati già dimessi ed altri due sono ricoverati ma non in pericolo di vita

Luciano D'Alessandro, di 48 anni, ed il 29enne Vincenzo Scalia sono le due persone decedute ieri durante uno scontro a fuoco in viale Grimaldi, a Librino, all'altezza del civico 18. Alcuni residenti hanno raccontato di avere sentito all'improvviso dei colpi di pistola, seguiti poi dalle urla dei quattro feriti e delle persone che a stretto giro avrebbero perso la vita. Poi le sirene delle ambulanze e quelle dei carabinieri, intervenuti subito con il reparto operativo al comando di Piercarmine Sica. Gli inquirenti sono chiusi nel massimo riserbo, anche se nelle prossime ore potrebbe trapelare qualche ulteriore dettaglio. Si è ipotizzato, in prima battuta, un litigio degenerato in omicidio. Ma è ancora presto per confermare questa o altre ipotesi. Le persone coinvolte, almeno sei in totale, pare fossero a distanza ravvicinata al momento degli spari. I feriti sono C. M. S, di 26 anni, A. C. B., di 31, L.G., di 56, e R. P., di 40. Le indagini sembrano adesso imboccare la via della  criminalità organizzata e del controllo della droga nel quartiere. Sono seguite dal sostituto procuratore della DDA Alessandro Sorrentino e coordinate dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo. Tra gli elementi al momento acquisiti dai carabinieri e dalla Direzione Distettuale Antimafia della Procura etnea anche il ferimento ad un polpaccio con un colpo d'arma da fuoco avvenuto ieri mattina. Il ragazzo si è recato al pronto soccorso per farsi medicare e potrebbe esserci un collegamento tra questo episodio e la sparatoria di viale Grimaldi. 

Quel che è certo è la preoccupante disponibilità di armi nelle mani delle persone sbagliate, pronte a fare fuoco con una facilità che potrebbe anche sfuggire al controllo della criminalità organizzata. Non si contano i sequestri di munizioni, fucili, pistole e droga eseguiti in questa parte della città, in cui abitano moltissimi cittadini perbene che nulla hanno a che fare con le logiche di spartizione territoriale e controllo delle piazze di spaccio. "C'erano anche dei bambini sotto il nostro condominio a giocare - racconta una lettrice di Cataniatoday, che abita in quei palazzi di viale Grimaldi - e quando abbiamo sentito gli spari ci siamo spaventati temendo che potesse essere successo qualcosa anche a loro".

Aggiornamento ore 11.30

Tutte le persone coinvolte, sia i deceduti che i quattro feriti, sono pregiudicati con alle spalle anche per reati in materia di droga. Due dei quattro feriti ricoverati ieri sera sono stati già dimessi, mentre gli altri versano in condizioni non gravi e non sarebbero in pericolo di vita.

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