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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Il corteo dei lavoratori Dusty sotto casa di un collega defunto, l'azienda annuncia provvedimenti

"Un'iniziativa di dipendenti che al di fuori del turno di lavoro, hanno leso i nostri valori etici", ha detto l'amministratore Rossella Pezzino de Geronimo

"Siamo stati messi di fronte al fatto compiuto e non abbiamo gradito, soprattutto perché non condividiamo affatto quanto accaduto. Come già ribadito, Dusty non ha in alcun modo autorizzato l'uso degli automezzi aziendali per l'assembramento abusivo che si è verificato sotto l'abitazione dell'ex operatore defunto Tiziano Monaco. Si tratta di un'iniziativa autonoma del personale dipendente, di cui non eravamo a conoscenza, ma che lede l'etica e l'immagine della nostra azienda, a cui teniamo molto. Motivo per cui abbiamo avviato un'indagine interna al fine di identificare i responsabili, nei cui confronti procederemo con i provvedimenti disciplinari previsti dalla normativa in materia". L'amministratore Rossella Pezzino de Geronimo ufficializza così la posizione di Dusty in merito al fatto di cronaca avvenuto lo scorso 16 novembre. Un fatto che aveva suscitato grande clamore: il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle ha presentato un'interrogazione in merito.

"L'assembramento - continua l'amministratore - si è svolto al di fuori del turno di lavoro utilizzando in modo improprio gli autocompattatori
aziendali. Un chiaro abuso, aggravato dal fatto di aver bloccato il traffico stradale e di aver ignorato le buone pratiche richieste da Dusty per contenere l'emergenza pandemica. Non approviamo le modalità improprie dell'omaggio commemorativo, perché in netto contrasto con la nostra vision, e consideriamo un insulto che i nostri dipendenti abbiano partecipato a questa dubbia azione in abiti lavorativi brandizzati, esponendo l'azienda a critiche ingiuste e giudizi di valore scorretti, e soprattutto inesistenti".

"A questo proposito - conclude Rossella Pezzino de Geronimo - teniamo a precisare che Tiziano Monaco risultava incensurato e che lavorava per Dusty, non tramite nostra assunzione bensì per passaggio immediato e diretto da aziende precedenti. Questo per sottolineare che le assunzioni e i passaggi diretti del personale vengono preceduti da un controllo su eventuali carichi pendenti legati a reati di mafia. Si entra a far parte di Dusty soltanto in assenza di tali reati. Ci impegniamo ogni giorno per dimostrare le azioni positive che la nostra azienda mette in campo per lo sviluppo civile e la sostenibilità ambientale del territorio, non possiamo accettare che tutto ciò possa essere compromesso da risorse umane a cui Dusty offre un'indiscussa, incontrovertibile, dignità lavorativa".

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