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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Ebola, è catanese il medico contagiato: su Facebook la "vignetta" sul virus

E' catanese il medico di 50 anni contagiato dal virus Ebola durante la sua missione con Emergency in Sierra Leone. Sposato e padre di due figlie, è uno specialista in infettivologia e dirigente presso l'azienda ospedaliera Umberto I di Enna. Ha studiato e lavorato a Catania, presso l'Unità operativa di Malattie Infettive dell'ospedale Cannizzaro. La vignetta di Vauro scelta come foto principale del suo profilo sul social network

E' catanese il medico di 50 anni contagiato dal virus Ebola durante la sua missione con Emergency in Sierra Leone. Sposato e padre di due figlie, è uno specialista in infettivologia e dirigente presso l'azienda ospedaliera Umberto I di Enna. Ha lavorato anche presso la clinica Morgagni di Catania e presso l'Unità operativa di Malattie Infettive dell'ospedale Cannizzaro.

Era partito un mese e mezzo fa spinto dal desiderio di assistere le popolazioni che fronteggiano l'Ebola in condizioni difficilissime. Secondo le ricostruzioni di vari quotidiani, ha chiamato la famiglia (che rivendica il rispetto della privacy) per rassicurare moglie e figlie sulle sue condizioni e dare conforto e speranza, dicendosi sicuro che superera' l'infezione.

"Per me tutto ok, per altri purtroppo no. E’ piuttosto triste", scriveva pochi giorni fa commentando un post lasciato da un'amica su Facebook. La sintesi del suo impegno si trova nella vignetta di Vauro che ha scelto come foto principale del suo profilo Facebook, inserita l’11 novembre scorso. Due africani denutriti che commentano l’ allarme Ebola in Occidente. "E del fatto che moriamo di fame invece non gliene frega un cazzo?", dice uno. "La fame non è contagiosa", risponde l’altro.

Il medico contagiato è stato prelevato ieri in Sierra Leone con un Boeing KC 767 dell'Aeronautica configurato appositamente per questo tipo di trasporti sanitari di emergenza. E' atterrato questa mattina all'aeroporto militare di Pratica di Mare. Il velivolo, in particolare, è dotato di una barella chiusa - denominata Aircraft Transit Isolators (Ati) - che garantisce il trasporto in sicurezza di pazienti colpiti da malattie infettive altamente contagiose. A bordo del velivolo anche una Unità di isolamento aeromedico. Il paziente è stato trasportato all'ospedale Spallanzani di Roma.

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