rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ebola, il medico contagiato sarà curato con cinque farmaci sperimentali

"Non si specula così sulle persone: basta a questo circo mediatico. A noi interessa soltanto la salute di mio marito". Così la moglie del medico catanese che ha contratto il virus Ebola prova a mettere ordine al tam tam di notizie sulle condizioni del marito

Sono cinque i farmaci sperimentali autorizzati in procedura di emergenza per il medico catanese ricoverato allo Spallanzani perchè ha contratto il virus Ebola in Sierra Leone. Il paziente, il primo italiano ad essere stato contagiato, ha 39 di febbre ma non è disidratato e secondo i medici ''presenta condizioni stabili. E' vigile e collaborante''. L'equipe medica che si occupa di lui "ha iniziato un trattamento antivirale specifico con farmaco non registrato, autorizzato con ordinanza dall'Aifa, su indicazione del ministro della Salute". Potrà comunicare con la famiglia solo via telefono, ma "non sono previsti incontri".

Primo bollettino medico dallo Spallanzani

Il trattamento antivirale con il quale viene curato il paziente "è stato già utilizzato con successo in pazienti in Usa e Spagna". Il nome del farmaco non verrà reso noto fino a quando non saranno definiti i protocolli terapeutici.

Intanto interviene la famiglia del medico catanese. "Non si specula cosi' sulle persone: basta a questo circo mediatico. A noi interessa soltanto la salute di mio marito". Cosi la moglie prova a mettere ordine nel tam tam di notizie sulle condizioni del marito. Ha, infatti, deciso di "non partire ancora per Roma",  "Siamo rimasti a casa - conferma al telefono all'Ansa - perchè al momento non è possibile incontrare mio marito. E poi c'e' troppo clamore mediatico attorno alla vicenda. Preferiamo evitare i giornalisti. A noi - ribadisce - interessa soltanto avere notizie certe sulle sue condizioni di salute e sul suo percorso verso la guarigione".

"Comunica con noi con Sms,'messaggia' con mia figlia, ma non abbiamo ancora sentito la sua voce...speriamo di poterlo vedere al piu' presto e cancellare così la preoccupazione che ancora c'è mettendo anche in conto l'ignoranza della gente sulla malattia e su come si trasmette". "Siamo in contatto con la Farnesina e il ministero della Salute - aggiunge la donna - e appena saà' possibile andremo a Roma a trovarlo".

Il suo direttore sanitario di Enna ha dichiarato: "Aveva chiesto l'autorizzazione a partire e nonostante l'organico non fosse a pieno regime l'abbiamo vistata vista la nobile causa alla base della domanda: andare in una zona difficile dove serviva un esperto di malattie infettive".  Il direttore sanitario del nosocomio si dice "in allerta per il collega", e di "seguire con attenzione il decorso della sua malattia", che sarebbe al 5-6/o giorno. "Non e' gravissimo - sottolinea - e siamo fiduciosi perche' e' in cura in uno dei migliori ospedali europei per questo tipo di patologia".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ebola, il medico contagiato sarà curato con cinque farmaci sperimentali

CataniaToday è in caricamento