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Cronaca

Emergenza casa, a breve una cabina di regia con i proprietari delle abitazioni

L'assessore Parisi, "Gli alloggi popolari che saranno completati nei prossimi due anni sono circa 250 e non possono essere sufficienti per fronteggiare un'emergenza riguardante quattromila famiglie

L'otto febbraio, nella prossima riunione della Cabina di regia istituita dal Comune di Catania sull'emergenza abitativa, ci saranno anche i rappresentati dei proprietari di case, che avevano disertato il primo incontro. Lo ha sottolineato l'assessore al Welfare Fortunato Parisi ricordando come i proprietari siano indispensabili per fronteggiare l'emergenza.

"L'Ufficio casa del Comune - ha spiegato - ha censito 750 famiglie sfrattate. Ce ne sono poi 610 nell'elenco del disagio socioeconomico e ben 3.850 nella graduatoria dell'Iacp in attesa di avere assegnato un alloggio popolare. Poiché però molte famiglie sono inserite in più elenchi, si stima che l'emergenza abitativa riguardi circa quattromila nuclei familiari. A fronte di questa situazione, dopo i 24 alloggi consegnati a Librino nella scorsa estate, il Comune sta sistemando all'interno della Torre Leone, il vecchio Palazzo di cemento, che abbiamo strappato alla mafia e sbloccato i lavori, 96 alloggi popolari che saranno consegnati nei primi mesi del 2019. Almeno un altro anno ci vorrà per gli altri 160 alloggi, molto degradati e attualmente di proprietà dell'Iacp, che da tempo abbiamo chiesto di far trasferire al Comune per sistemarli grazie ai fondi del Po Fesr. Va detto chiaramente che non esistono gli altri alloggi popolari di cui si favoleggia. E comunque, anche quando saranno pronte, le case popolari rappresenteranno una percentuale bassissima in rapporto alle richieste di alloggio. Ecco perché è indispensabile lavorare sul gran numero di case sfitte, una straordinaria risorsa finora inutilizzata".

Da qui l'idea della cabina di regia per mettere a confronto tutti i protagonisti, compreso l'Iacp, per studiare degli interventi a breve e a medio termine che possano dare risposte al problema di tante famiglie. "Alla prima riunione - ha ricordato Parisi - i proprietari non si sono presentati, pur essendo il nostro interlocutore principale: secondo le stime ufficiali del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari, a Catania esistono ben diecimila case sfitte. Stavolta i proprietari ci saranno e potremo dar vita a un confronto che non può che portare buoni frutti per tutti".

L'idea del sindaco di Catania Enzo Bianco, condivisa dall'assessore Parisi, è quella di innescare una serie di meccanismi virtuosi attorno al buono casa da 250 euro che il Comune di Catania può offrire alle famiglie in difficoltà per affittare un alloggio. Ma sono già state fatte alcune ipotesi di iniziative che potrebbero spingere i proprietari a superare le diffidenze e ad affittare le case sfitte.

La prossima riunione della cabina di regia prenderà il via nella sede dell'Assessorato al Welfare, in via Dusmet 141, alle 10,30 di giovedì otto febbraio. Ci saranno, oltre all'assessore Parisi e al vicesindaco Marco Consoli, che si occupa dei beni confiscati alla mafia, il direttore dell'Assessorato, Francesco Gullotta e il funzionario dell'Ufficio Casa Antonio Iannizzotto, i rappresentanti dei proprietari Aspi, Confedilizia e Uppi, e i sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat.

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