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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Emergenza casa, protesta dei sindacati: ogni anno 800 famiglie senza alloggio

I sindacati provinciali degli inquilini Sunia-Sicet-Uniat e le confederazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil di Catania hanno portato oggi la loro denuncia e le loro proposte in piazza. Un sit-in con un presidio ha sostato in via Etnea, mentre una delegazione è stata ricevuta in Prefettura

Ogni anno a Catania e nel suo territorio almeno 800 nuclei familiari perdono la casa. Mentre l’Istat segnala che, in dieci anni, in Sicilia il ricorso ad alloggi di fortuna è aumentato del 270%. "Eppure le istituzioni sembrano non accorgersene, molti immobili restano inutilizzati, l’edilizia popolare è ferma. A Catania, il Comune continua a non dare risposte", denunciano i sindacati provinciali degli inquilini Sunia-Sicet-Uniat e le confederazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil di Catania che hanno portato oggi la loro proposta in piazza. 

Un sit-in con un presidio ha sostato in via Etnea, mentre una delegazione è stata ricevuta in Prefettura di Catania. Erano presenti i segretari Giusy Milazzo (Sunia), Carlo D’Alessandro (Sicet) e Sabina Marino Marino (Uniat); per la Cgil, la responsabile per le politiche abitative Rosaria Leonardi, e per la Uil, il segretario territoriale Salvo Bonaventura.

"Abbiamo apprezzato la disponibilità della Prefettura – dicono i sindacati – che ci ha assicurato di star già procedendo a monitorare la situazione degli alloggi pubblici nei Comuni del territorio etneo. Purtroppo, l’unico Comune che tarda nel rispondere è proprio quello di Catania. Non è proprio questa la città accogliente e solidale che ci aspettiamo". Attraverso la Prefettura, Sunia-Sicet-Uniat e Cgil, Cisl e Uil chiedono ai Comuni, a partire proprio da quello di Catania, di predisporre nei bilanci la somma adeguata per l'emergenza casa e l‘assistenza agli sfrattati e di avviare la riqualificazione di immobili pubblici non utilizzati per accrescere l'offerta di alloggi. Alla Regione, all’assessore Giovanni Pistorio, di mettere in agenda politico-amministrativa i problemi della casa e a disposizione dei Comuni le somme trattenute indebitamente per i contributi per la morosità incolpevole e di destinare i 200milioni di fondi ex Gescal per l'edilizia popolare. 

"Se sarà il caso - affermano - porteremo la protesta alla Regione". Alla Prefettura, i sindacati chiedono di attuare una moratoria sull'invio della forza pubblica per l‘esecuzione degli sfratti, almeno sino a quando i Comuni non siano in grado di avviare le procedure per assegnare i contributi per la morosità incolpevole. "La drammaticità della situazione – denunciano le organizzazioni sindacali – emerge con maggiore crudezza in un momento in cui la città si prepara per le prossime festività e si acuiscono le contraddizioni sociali. La crisi sociale ed economica ha comportato la perdita di migliaia di posti di lavoro riducendo le famiglie in condizioni di disagio gravissime. Sono migliaia le persone dormono in alloggi di fortuna nella completa indifferenza delle istituzioni mentre restano inutilizzati molti immobili abbandonati all'incuria e al degrado". 

EMERGENZA CASA, ALCUNI DATI - Almeno 5000 famiglie aspettano da anni l’assegnazione di una casa popolare. 

Ammessi nella graduatoria del 2015, per l’assegnazione di una casa popolare: 3989 (comune di Catania). Le graduatorie comunali nei comuni della provincia sono per l’80% vecchie di almeno 10 anni. 

Ammessi nella graduatoria del 2014, per l’assegnazione di un alloggio per famiglie in gravi condizioni socio economiche o soggette a sfratto: 950 (l’attesa dura alcuni anni, per la maggior parte dei richiedenti si tratta di un’attesa infinita nonostante l’emergenza dimostrata). 

CONTRIBUTO AFFITTO - Le somme assegnate dal Comune di Catania per il 2014 per il contributo a sostegno dell’affitto ammontano a 400 euro in media a fronte di una spesa annuale che va dai 4800 ai 6000 euro in media. Le domande presentate sono state per l’anno 2014 poco meno di 1000. La somma di 7.555.321,14 per il sostegno all’affitto assegnata alla Sicilia per il 2015 a cui si aggiungono 1.888.830,29 per sostenere quelle famiglie disagiate sfrattate per finita locazione non è stata ancora utilizzata. Nella finanziaria nazionale del 2016 il fondo per il sostegno all’affitto è stato cancellato.

SFRATTI - Nel 2014 sono stati eseguiti, con l’ufficiale giudiziario, 664 sfratti con un aumento percentuale del 6,58% rispetto all’anno precedente (nel 2013 gli sfratti eseguiti sono stati 623). Le richieste di esecuzione nel 2014 sono state 3112, con un aumento percentuale del 14,58% rispetto al 2013, anno in cui le richieste di esecuzione sono state 2716. Il 95% degli sfratti è per morosità e la totalità è per morosità incolpevole (dovuta cioè alla perdita o alla diminuzione del reddito delle famiglie a causa della crisi e della perdita del posto di lavoro). Stimiamo, per il 2015 un aumento del 15%. Il fondo per la morosità incolpevole assegnato dal governo nazionale alla Sicilia, che per il 2014 ammontava a 1milione e 500mila euro, non ha prodotto alcun risultato utile. Tant’è che le somme destinate ai comuni per il 2014, per mancanza di beneficiari (un paradosso data la consistenza del numero degli sfratti!), restano quasi del tutto inutilizzate (mancano ancora i dati definitivi ufficiali) Percentuale di morosità: 65% (tra occasionale e storica) per il patrimonio Iacp e 80% per il patrimonio del Comune di Catania. Abusivismo: 30% per il patrimonio pubblico Iacp (circa metà è dovuto a uno stato di necessità) e 50% circa per quello del Comune di Catania. Il patrimonio pubblico risulta insufficiente e deteriorato. Le percentuali di chi occupa senza averne i requisiti dal punto di vista reddituale e di chi non ha mai pagato il canone d’affitto morosità sono ancora altissime, centinaia di nuclei familiari in situazioni di disagio non riescono al contrario ad ottenere una casa pubblica. Gli edifici pubblici non utilizzati sono almeno 100, così come c’è un ingente patrimonio privato non utilizzato. L’Istat segnala un aumento del 270% in dieci anni del ricorso ad alloggi di fortuna in Sicilia

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