rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Civita / Piazza del Duomo

L'emergenza rifiuti, il faccia a faccia tra dirigenza e consiglieri: "Dobbiamo educare alla raccolta differenziata"

Dopo il consiglio comunale straordinario convocato nei giorni scorsi per discutere di una vera e propria crisi, la questione arriva sul tavolo della Commissione Programmazione con un confronto tra la dirigente alla Nettezza urbana Lara Riguccio e i consiglieri Manfredi Zammataro e Sebastiano Anastasi

"Sono disponibile ad ascoltare tutti e a ricevere nel mio ufficio tutti coloro che abbiano un atteggiamento propositivo". Potrebbe sembrare il solito modo di chiudere una delle tante sedute della prima commissione consiliare, ma stavolta il tono sembra alludere a un'ammissione di colpa. A chiudere la seduta della prima commissione comunale convocata per discutere dell'emergenza rifiuti, a pochi giorni dal consiglio comunale straordinario richiesto e ottenuto dall'opposizione, è la dirigente dell'ufficio nettezza urbana del comune di Catania Lara Riguccio. Protagonisti del faccia a faccia con la dirigente, i consiglieri Manfredi Zammataro e Sebastiano Anastasi. Sono solo due le discariche attive in Sicilia. Nel frattempo le strade sono invase da cumuli di rifiuti e, sul territorio etneo, la raccolta differenziata stenta a decollare tra carenza di informazioni, inciviltà dei cittadini, le doglianze relative alla mancanza di un adeguato confronto tra le parti in gioco, l'assenza di mastelli e attribuzioni di responsabilità. Criticità, queste, che generano ulteriori preoccupazioni se si considera che lunedì il servizio di raccolta differenziata, con la conseguente rimozione dei cassonnetti, verrà esteso su tutto il territorio etneo. 

La questione rifiuti, dunque, ritorna sul tavolo delle istituzioni, in particolare della Commissione Programmazione, Bilancio e Tributi. "Sulla differenziata siamo in ritardo - è la posizione del presidente Santi Bosco - per quanto riguarda l'informativa ai cittadini, ci sarà un periodo di diffficoltà, avrebbero bisogno di maggiori e capillari informazioni". L'intervento di Bosco si conclude e la palla passa ad Anastasi e Zammataro che danno inizio al confronto con la dirigente. "Nel capitolato d'appalto sono previsti i mastelli e le buste biodegradabili? - è la domanda che Anastasi rivolge a Riguccio -, anche perché non vorrei che ci sia stata troppa fretta nell'estendere il servizio con discariche chiuse". Per il capogruppo di "Grande Catania" il punto è il metodo con cui si vuole raggiungere l'obiettivo. "O pensiamo che i nostri cittadini di colpo diventino cittadini modello oppure stiamo partendo psicologicamente tagliando le gambe anche ai cittadini volenterosi". 

"È noto a tutti il problema delle discariche che va oltre le nostre possibilità - replica Riguccio - La Sicula Trasporti (la discarica di Lentini, ndr) ha accettato 900 tonnellate di rifiuti, ma che provengono da gran parte del territorio regionale". Un quadro di crisi a cui si aggiunge l'inciviltà dei cittadini. "Ogni mattina è un disastro, nonostante gli interventi della polizia municipale - prosegue la dirigente - continuano a gettare rifiuti a tutte le ore del giorno, come e quando vogliono". Da qui la scelta di adottare un atteggiamanto repressivo. "La soluzione non è togliere i rifiuti indifferenziati sparsi sui marciapiedi  - dice la dirigente -, ma non ritirarli perché inconsapevolmente dobbiamo educare". A un sistema che, peraltro e per ammissione della stessa dirigente non è più sostenibile. "Abbiamo dovuto accelerare questi processi - sostiene Riguccio - Il costo del rifiuto indifferenziato si aggira tra i 240  e i 260 euro a tonnellata, non ci possiamo peremettere nulla. Ma comunque ci stiamo mettendo la faccia".  

Le difficoltà, però, non riguardano solo le criticità attuali. Per Zammataro il problema starebbe tutto nella mancanza di un'interlocuzione tra Comune, azienda e cittadini. "Si pretende che la differenziata venga fatta bene senza che sia disponibile qualunque strumento per farla bene - è la posizione del consigliere ex Diventerà Bellissima, da pochi giorni transitato insieme ai colleghi Penna e Bottino al gruppo Misto -. Primo tra tutti gli sgravi contribuitivi, mancano gli strumenti e gli incentivi - continua Zammataro - È troppo semplice dire che i cittadini producano o espongano rifiuti non conformi".  Una critica che, però, Riguccio sembra non digerire. "Il servizio è stato avviato adesso, ma solo in questa città - replica Riguccio - Nel resto del mondo lo sanno tutti come si fa la differenziata, mi sembra difficile pensare che i catanesi non l'abbiano ancora capito". Ma Anastasi sbotta. "State sbagliando se voi pensate che con un metodo coercitivo, cioè quello di non raccogliere i rifiuti sparsi per la città, sperate di risolvere l'emergenza: nelle zone popolari la punizione non viene capita". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'emergenza rifiuti, il faccia a faccia tra dirigenza e consiglieri: "Dobbiamo educare alla raccolta differenziata"

CataniaToday è in caricamento