Emergenza rifiuti, si va "avanti piano" nella raccolta: il risiko delle discariche penalizza Catania
Le alte temperature di questi ultimi giorni hanno acuito la situazione, già di per sé grave. Il "rimpallo" tra le varie discariche che dovrebbero accogliere i rifiuti di Catania ha determinato un rallentamento delle operazioni di raccolta e bonifica
Cassonetti strapieni, alcuni andati a fuoco come quelli di viale Tirreno, altri che non si vedono più perché sono sommersi da sacchetti e rifiuti di ogni tipo. A questo quadro da girone dantesco si aggiunge la temperatura elevata delle ultime ore che accellera la formazione di miasmi e cattivi odori. E' una situazione di assoluta emergenza quella che vive Catania a causa della saturazione della discarica di Lentini. Situazione che doveva rientrare a seguito della direttiva dell'assessorato all'Energia e all'Ambiente, la quale aveva disposto il collocamento dei rifiuti catanesi tra le discariche Oikos, di Siculiana e di Gela.
Però il piano "di rientro" disposto dal Comune ha subito un rallentamento poiché pare che le discariche alternative, in particolar modo Gela, abbiano rallentato i flussi di conferimento. Ciò ha portato l'azienda di igiene urbana a non poter scaricare per intero i compattatori: 15 sono stati "liberati" mentre altri 8 no. E' un grande scaricabarile di responsabilità tra le discariche ma chi paga sono i cittadini e si sta arrivando a una guerra intestina che potrebbe provocare una emergenza sanitaria. Un vero e proprio risiko ove ognuno cerca di far valere la propria posizione.
I problemi sarebbero sorti oggi intorno alle 12 e l'assessore all'Ecologia Fabio Cantarella è stato costantemente in contatto con i vertici delle discariche. "C'è una direttiva dell'assessore regionale Baglieri - dice Cantarella - che va rispettata e chi non lo fa commette un illecito. Non si può creare una emergenza sanitaria. Sono stato in contatto con la dottoressa Picone, l'amministratrice della discarica di Gela, che ha mostrato un atteggiamento di apertura e ha assicurato che dialogherà in maniera intensa con Sicula (la discarica di Lentini; ndr) per fare in modo che il provvedimento della Regione sia rispettato".
"Secondo quanto ci dice Sicula - dice ancora l'assessore - Gela avrebbe respinto alcuni compattatori e ciò starebbe alimentando il disservizio che vive Catania, ma anche una buona parte della provincia". Da Gela, unica discarica pubblica coinvolta nella vicenda, si attendono quindi novità positive. Intanto pare che sotto vi sia un braccio di ferro con la Regione per ottenere, da parte della discarica nissena, l'allargamento di una vasca.