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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Alla vigilia degli esami di maturità, è tempo di “bonus”

Il ministro Carrozza ha insediato una Commissione che, alla luce della prima esperienza applicativa, formuli delle proposte operative anche con modifiche alla normativa primaria e secondaria, al fine di garantire un sistema di accesso equilibrato e in grado di valorizzare le potenzialità dei candidati

Alla vigilia degli esami di maturità, è tempo di “bonus”: la novità dell’anno consiste nell’assegnazione di punteggi extra agli studenti che dovranno sostenere i test d’accesso per i corsi di laurea a numero programmato. Rimane un po' di confusione, complice la situazione politica italiana e, quindi, il “cambio veloce” di Ministro (e decreto), da Profumo all’attuale Carrozza.

Già un po' di panico si era registrato tra gli studenti alla notizia che i test di accesso all'Università sarebbero stati anticipati a luglio, subito dopo il fatidico esame di maturità. Conseguenza: un inaspettato calo di domande presentate. Anche a Catania: meno 35-40% per l’Unict, come rilevato dai dati aggiornati al 5 giugno. Per Odontoiatria il numero di domande confermate era di 142 (su 23 posti disponibili); per Ingegneria edile-Architettura erano 168 (su 100 posti) e per Architettura, 168 (su 100). Dato costante registratosi, invece, per Medicina, con 2205 candidati (su 316 posti disponibili).

Ma, ulteriori cambiamenti in vista, hanno stemperato la situazione: i test si dovranno sostenere nuovamente a settembre, come viene stabilito dal recente decreto ministeriale, che modifica quello dello scorso 24 aprile.

Le iscrizioni si riapriranno il 25 giugno per poi chiudersi il 18 luglio: nel frattempo, chi aveva già inoltrato domanda online, dovrà integrare con le nuove modalità di attribuzione del bonus legato al punteggio di maturità.

Parlando di bonus per i maturandi, da 1 a 10, verrà attribuito esclusivamente ai candidati che hanno ottenuto un voto all’esame di stato almeno pari a 80/100 e non inferiore all’80 percentile della distribuzione dei voti della propria commissione d’esame nell’anno scolastico 2012/2013. (Ad esempio, chi si diploma con 86-87-88 avrà 3 punti, chi otterrà 100 e Lode, ne avrà 10).

Sono emerse, però, subito delle criticità: i voti assegnati (a partire dai quali veniva calcolato il bonus), infatti, erano sottoposti a criteri diversi da scuola a scuola, generando pertanto una disparità di trattamento tra gli studenti. Per semplificare: poteva essere più semplice arrivare al 90 in una scuola piuttosto che in un’altra, senza considerare poi chi si diplomava negli istituti privati.

Per questo motivo il ministro Carrozza ha insediato una Commissione che, alla luce della prima esperienza applicativa, formuli delle proposte operative, anche con modifiche alla normativa primaria e secondaria, al fine di garantire un sistema di accesso equilibrato e che sia in grado di valorizzare le potenzialità dei candidati.

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