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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Esplosione in via Abate, Cisl chiede l'intervento del prefetto: "Incrementare pianta organica"

Secondo il sindacato Fns Cisl il personale è stanco e sotto stress: "Quanto accaduto non is è trasformato in tragedia solo per l'alta professionalità dei vigili in servizio"

"Chiediamo un intervento del prefetto di Catania, affinché la pianta organica possa essere incrementata e adeguata al numero di interventi effettuati ogni anno. Garantire il ritorno a casa, fra gli affetti più cari, dopo 12 ore estenuanti di lavoro è un diritto alla salute e sicurezza sul lavoro che anche per il personale deve essere assicurato". È il commento della Cisl di Catania alla notizia dei vigili del fuoco rimasti feriti nella deflagrazione avvenuta questa mattina al civico 7 di via Carmelo Abate. "Quanto accaduto non si è trasformato in tragedia solo per la alta professionalità del personale dei vigili del fuoco intervenuto, appartenente al Distaccamento Nord del comando provinciale di Catania e alla loro abnegazione nella salvaguardia della popolazione - commenta il segretario genrale di Fns Cisl Fabrizio Gualtieri - Un plauso al coraggio dei vigili del fuoco feriti e manda loro l'augurio di pronta guarigione".

Così commenta Fabrizio Gualtieri, segretario generale della Fns Cisl Catania, la federazione dei lavoratori della sicurezza, dopo l’esplosione all'interno di un'abitazione in via Carmelo Abate, 7 in seguito alla quale quattro vigili hanno riportato ustioni, escoriazioni e contusioni. «Il personale VVF del Comando di Catania è stanco e sotto stress – spiega – a causa di continui richiami in straordinario e così non si riesce ad assicurare il giusto riposo tra un turno e l'altro di servizio. Tutto questo aumenta i rischi di infortunio e le patologie legate allo stress dal lavoro correlato, così come previsto dalle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro, a partire dal D.lgs 81 del 2008. E, come se non bastasse, dobbiamo fare i conti con l’aumento dei contagi legati alle ultime varianti Covid 19, di fatto riducendo ancora di più il personale in servizio.

"Il numero complessivo di interventi annui fatti a Catania, uno dei più alti di tutta la Nazione, ci ha visti occupare le prime posizioni nelle classifiche degli interventi per provincia – aggiunge Gualtieri – Le difficoltà vengono superate con grande spirito di servizio e abnegazione dalle lavoratrici e dei lavoratori del che prestano servizio nella provincia etnea, nonostante l'organico sia di molto inferiore e quasi dimezzato rispetto agli altri Comandi di Città Metropolitane".  Per questo "è necessario – ribadisce – che vengano immediatamente colmate le pesanti lacune dovute alla figura dei Capi Squadra, circa 65 unità, e degli autisti, circa 40 unità, che sono ai minimi storici".

"L’impegno lavorativo dell’attuale personale in forza al Comando sta risentendo oltre misura della situazione, con orari di lavoro in straordinario ben superiori a quelli consentiti - continua il segretario -. Per noi è determinante un autorevole intervento della Prefettura perché finalmente si possa avere un adeguamento di personale adeguato al numero di interventi effettuati ogni anno oltre alle criticità rappresentate dall'estensione e specificità del territorio". 

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