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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Via Garibaldi, si indaga sulla dinamica dell'esplosione che ha provocato tre morti

Al momento l'unica certezza è che l'esplosione è stata dall'interno verso l'esterno, come dimostra anche la porta d'ingresso che la deflagrazione ha fatto 'volare' per alcuni metri prima di 'cadere' su un'auto posteggiata

Indagini di periti che saranno nominati dalla Procura cercheranno di capire l'esatta dinamica dell'esplosione avvenuta, ieri sera, al piano terra di una palazzina di via Garibaldi che ha provocato la morte dell'uomo che viveva in quella casa e di due vigili del fuoco e il ferimento grave di due loro colleghi.

Al momento l'unica certezza è che l'esplosione è stata dall'interno verso l'esterno, come dimostra anche la porta d'ingresso che la deflagrazione ha fatto 'volare' per alcuni metri prima di 'cadere' su un'auto posteggiata.

Le prime ipotesi della Procura: "Cattiva valutazione dei fatti"

Le prime testimonianze | Video

Le immagini dopo l'esplosione in via Garibaldi | Video

La nota del coordinamento nazionale vigili del fuoco unione sindacale di base

Le condizioni dei due vigili del fuoco feriti

Le parole del padre di uno dei pompieri morti nell'esplosione: "L'abbiamo saputo dalla stampa"

Esplosione in via Garibaldi, il giorno dopo

La squadra, con 5 uomini in servizio, era arrivata su segnalazione di una fuga di gas di un vicino, che poi avrebbe detto di aver visto un pompiere con una motosega in mano. Versione esclusa dal corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Dentro la casa, infatti, sarebbero state trovate e sequestrate tre bombole di gas Gpl. Nelle ricostruzioni possibili non si esclude neppure la tesi del suicidio, ma l'uomo potrebbe anche essere svenuto per un malore o per l'esalazione del gas che ha saturato l'ambiente comprimendo le parete e spingendo verso l'esterno.

Sarà l'inchiesta della Procura di Catania, diretta da Carmelo Zuccaro, a fare chiarezza su dinamica ed eventuali responsabilità. Oggi potrebbero essere dati gli incarichi per l'autopsia sui tre corpi.

Esplosione in via Garibaldi

La testimonianza del vigile del fuoco rimasto illeso

"Ero vicino al nostro mezzo di trasporto, perché dovevo prendere degli attrezzi, quando ho sentito la violenta esplosione: non ho visto cosa è accaduto prima, ma dopo la scena à stata drammatica. Non la dimenticherò mai". Così il pompiere rimasto illeso nell'esplosione del piano terra di una palazzina a Catania agli investigatori che lo hanno sentito. L'uomo, il quinto componente dell'equipaggio che ha il ruolo di autista, è ancora sotto choc per l'accaduto.

Il sequestro della palazzina

Tavelloni di legno sono stati posizionati per chiudere gli ingressi di via Garibaldi e via Sacchero. Sulle 'tavole' un foglio che ufficializza il sequestro di quella parte dell'immobile disposto dalla Procura di Catania che ha delegato le indagini alla squadra mobile della Questura. Durante la notte i vicini di casa sono potuti tornare nelle loro abitazioni, a conclusione dei lavori e dei sopralluoghi dei vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza e bonificato la zona.

I funerali delle vittime

Il lutto cittadino si terrà in concomitanza con i funerali che dovrebbero tenersi tra domani e dopodomani con la probabile presenza anche del ministro dell'Interno, Marco Minniti. E' quanto trapela dal Comune del capoluogo etneo. Il sindaco di Catania, Enzo Bianco, si sta intanto recando all'ospedale Garibaldi in visita ai due pompieri feriti. Insieme al primo cittadino, Comandante nazionale dei Vigili del fuoco, Gioacchino Giomi.

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