Tre enormi vasche di eternit in via Antonio D'Agata, nel quartiere di San Giovanni Galermo. Sono rimaste lì per ben 15 giorni, prima dell'intervento dell'amministrazione che ha provveduto a trasportare i circa 900 chili di materiale potenzialmente pericoloso per la salute pubblica. Il vicepresidente della quinta circoscrizione, Giuseppe Zingale, in concerto con il presidente Emanuele Giacalone e il consigliere Santo Arena, ribadisce come smaltire questo materiale tramite l'intervento del comune sia in realtà un costo che indirettamente va poi a ricadere nelle tasche dei cittadini.

Lo smaltimento dell’eternit, infatti, rientra in particolari normative di legge concertenti i rifiuti speciali ed è possibile attuarlo, da parte dei privati cittadini, soltanto rivolgendosi a ditte private e specializzate nel settore. Gli alti costi dell'operazione rischiano di alimentare i gesti di inciviltà, come avvenuto nel caso specifico della via Antonio D'Agata.

Zingale chiama così in causa il senso civico dei cittadini e il loro senso di solidarietà e rispetto per l'ambiente pubblico. "E' bene che chi vede, segnali alla polizia municipale episodi del genere - tuona Zingale - se qualcuno riconosce i trasgressori ha il dovere di farlo presente alle autorità competenti". Il vicepresidente della quarta circoscrizione ringrazia poi l'amministrazione per aver rimosso le tre grandi vasche presenti nella via del quartiere: "L'assessore competente, Rosario D'Agata, ha prontamente accolto il nostro appello. Adesso speriamo nella collaborazione di tutti i cittadini per far sì che non si verifichino episodi analoghi"