Etna, riprende debole attività stromboliana al nuovo cratere di Sud Est
Durante un sopralluogo effettuato dai vulcanologi dell'Istituto Italiano di Geofisica e Vulcanologia due giorni fa, si sono uditi frequenti boati provenienti indicativi di attività stromboliana, che è continuata anche stanotte
Continua in maniera intermittente la debole attività stromboliana al nuovo cratere di Sud-Est, cominciata il primo maggio scorso. Nella notte del 2-3 maggio la telecamera visiva ad alta sensitività installata sulla Montagnola ha registrato deboli bagliori riconducibili ad emissioni di gas ad alta temperatura e/o deboli esplosioni stromboliane.
Nelle prime ore del 4 maggio il fenomeno si è intensificato ed alcune esplosioni hanno lanciato materiale piroclastico incandescente sugli alti fianchi del cratere. Durante un sopralluogo effettuato dai vulcanologi dell'Istituto Italiano di Geofisica e Vulcanologia due giorni fa, si sono uditi frequenti boati provenienti indicativi di attività stromboliana.
Le stazioni della rete sismica dell'Etna hanno registrato il 2 maggio un evento sommitale non accompagnato da attività vulcanica visibile alle telecamere di sorveglianza. L'atttività stromboliana, non ancora visibile a distanza ad occhio nudo, è continuata anche stanotte, ma l'ampiezza del tremore vulcanico non mostra variazioni significative.