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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Evasione fiscale, sequestro di beni e società a un imprenditore di Palagonia

Si tratta di un noto imprenditore nel settore dell’importazione e rivendita di carne. Valore del sequestro: oltre 1 milione e 500 mila euro. Nel corso dell’ultimo decennio, aveva costituito diverse società e, all’esito delle verifiche fiscali effettuate negli ultimi anni su di esse, è stata accertata una consistente evasione fiscale

I finanzieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un provvedimento di misura di prevenzione patrimoniale emesso dal Tribunale etneo, sezione misure di prevenzione, su proposta della Procura della Repubblica di Caltagirone, per il sequestro dei beni e delle disponibilità finanziarie riconducibili ad un noto imprenditore nel settore dell’importazione e rivendita di carne di Palagonia. Nel corso dell’ultimo decennio, l'imprenditore aveva costituito diverse società e, all’esito delle verifiche fiscali effettuate negli ultimi anni su di esse, è stata accertata una consistente evasione fiscale sia con riguardo alle imposte dirette che all’Iva.

Il meccanismo fraudolento posto in essere dall’imprenditore è stato quello di omettere tutti gli adempimenti imposti dalla normativa tributaria in materia di acquisti di beni da altri Stati UE, al fine di non versare l’Iva dovuta sugli acquisti intracomunitari. In particolare, nella verifica fiscale che ha riguardato una delle ultime società utilizzate dall'uomo per l’attività commerciale è stata accertata un’evasione dell’Iva ammontante complessivamente a circa 500 mila euro, oltre che una consistente evasione in materia di imposta sui redditi.

Nei suoi confronti sono state svolte anche attività di polizia giudiziaria all’esito delle quali è stato denunciato per diversi reati tra cui tentato omicidio e porto abusivo di armi, risulta, inoltre, gravato da carichi pendenti per reati contro il patrimonio, reati tributari e bancarotta fraudolenta.

I militari della guardia di finanza di Caltagirone hanno avviato, nei confronti del commerciante e dei suoi familiari, mirate indagini patrimoniali volte a verificare la coerenza dell’asset patrimoniale e del tenore di vita condotto con i redditi dichiarati. Nello specifico le indagini condotte dai militari della compagnia di Caltagirone hanno riguardato il periodo compreso tra l’anno 2010, quando si è manifestata per la prima volta la pericolosità sociale del proposto, e l’anno 2021, riscontrando una notevole sproporzione, pari a circa 2 milioni di euro, tra le fonti di reddito del proposto, del suo nucleo familiare e dei suoi conviventi e i beni acquisiti nello stesso arco temporale.

Pertanto, in forza delle disposizioni del Codice Antimafia, la Procura della Repubblica di Caltagirone ha proposto al Tribunale di Catania, sezione misure di prevenzione, il sequestro dei beni dell'imprenditore di cui lo stesso risulta disporre anche per interposta persona. Il provvedimento di sequestro, scaturito dalla lunga attività d‘indagine patrimoniale svolta dalle Fiamme Gialle calatine, ha riguardato 9 persone fisiche, nonché 5 società di capitali (alcune operanti nel settore del commercio al dettaglio di carne, alcune nel settore dei trasporti su strada) e ha ad oggetto 9 fabbricati, terreni coltivati ad aranceto per un’estensione di oltre 2 ettari, 4 cavalli da corsa, autovetture e quote societarie, per un valore totale di oltre 1 milione e 500 mila euro.

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