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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Fare impresa investendo su giovani e "startup" innovative, Cannizzo: “Turismo e servizi”

Parla Franz Cannizzo, consulente di direzione e organizzazione d'impresa che, oltre a svolgere la libera professione, ricopre in Confcommercio Catania le cariche di socio fondatore e presidente dal 2002 al 2018, oggi presidente onorario, di “Abbetnea Confcommercio”

L'antidoto alla disoccupazione giovanile, risiede nella creazione d'impresa nella sfera turistica. "Abbiamo bisogno di giovani imprenditori che, opportunamente formati, sappiano creare ricchezza, con attività imprenditoriali redditizie. Non possiamo più permetterci la fuga dei nostri cervelli all'estero: questa è la scommessa da vincere, qui in Sicilia, una terra sfortunata per l'ignavia di molti e per una classe politica inadeguata, solo alla ricerca di consenso elettorale facile e di brevissimo periodo”. Così stigmatizza la situazione statica in atto, senza tanti fronzoli, Franz Cannizzo, consulente di direzione e organizzazione d'impresa che, oltre a svolgere la libera professione, ricopre in Confcommercio Catania le cariche di socio fondatore e presidente dal 2002 al 2018, oggi presidente onorario, di “Abbetnea Confcommercio” (l'unico circuito siciliano regolarmente accreditato che coopta gli operatori del B&B e del ricettivo extralberghiero), nonché responsabile di Nuovaimpresa (il servizio di sviluppo di nuova imprenditorialità e di assistenza alle Pmi), nonché consulente di riferimento di Confcommercio per la finanza agevolata.

“Ho avuto il privilegio di aver formato, ad oggi, più di un migliaio di imprenditori e avviato oltre 600 progetti d'impresa - continua il componente dell'associazione di categoria dei commercianti etnei -; in anni di congiuntura economica sfavorevole, con una disoccupazione giovanile in caduta libera; ebbene proprio in questo contesto deprivato e in recessione economica, più che mai occorrono politiche di sviluppo chiare e decise ed incentivi nella creazione di attività imprenditoriali sane”.

Proprio in questi giorni, i dati statistici nazionali evidenziano un quadro disarmante e allarmante: una disoccupazione giovanile a livelli record, con un giovane su due che al Sud non lavora; con segnali affievoliti di sviluppo e spinta occupazionale nel mondo imprenditoriale; con le imprese al palo, in frenata e che non crescono più di numero dal primo semestre 2019.

Come esperto di creazione d'impresa, qui nel Catanese da dove ripartire per creare le condizioni per una nuova imprenditorialità?

“Il rilancio economico ed imprenditoriale di un territorio economicamente 'depresso' come il nostro, passa dall'accessibilità ai servizi, al credito agevolato, per l'avvio di nuove iniziative, che vedano come protagonisti le nostre giovani menti con tanta voglia di mettersi in gioco, e l'innovazione in tecnologie d'impresa, con la realizzazione di nuovi modelli produttivi portati avanti da un'imprenditoria femminile".

Le nuove “startup”, in quali settori dovrebbero cimentarsi: comparti quali informatica, servizi, trasporti, turismo, agroalimentare...?

“In assenza degli storici generatori occupazionali, quali la pubblica amministrazione e l'industria; la ricetta per far risollevare l'economia locale, parte dall'imprenditoria 'giovane': occorrono strumenti per la creazione di nuove opportunità imprenditoriali, per i nostri giovani, in prima battuta nel settore del turismo, poi in seconda battuta nel settore agricolo. Vedo anche ulteriori opportunità di business, nei servizi legati ai trasporti, in un territorio qual è il nostro ricco di 'tesori' turistici: un patrimonio di beni architettonici, monumentali, museali, culturali e paesaggistici. L' 'industria turistica', necessita di strutture ricettive a prezzi competitivi, vicine ai nostri beni culturali e con servizi turistici attrezzati attorno ad essi: serve un connubio virtuoso fra tecnologia e beni culturali, in termini anche di accesso alle informazioni turistiche. Per non parlare del comparto agroalimentare e dell'enogastronomia: la ricerca del buon cibo e di un vino di qualità, la fanno da padrone, e ciò rappresenterebbe una vera calamìta per attrarre nuove presenze di visitatori, soprattutto se al turista vengono offerti 'pacchetti' a prezzi ragionevoli e calmierati, con una pubblicità di ciò che offriamo capillare all'estero”.

Contro una “burocrazia-giungla”, come si devono muovere i nostri giovani? E per quanto concerne la criminalità organizzata dei “colletti bianchi”, la quale vorrebbe creare impresa, con una concorrenza sleale e “aggressiva”, cosa fare?

“Intanto i nostri giovani imprenditori, vanno accompagnati ed affiancati finché l'attività imprenditoriale non prende il volo. Occorrono certo strumenti finanziari, capacità di fare rete, una finanza agevolata, così come idee chiare su come va gestita un'impresa che resista alla concorrenza e alla crisi. Il finanziamento agevolato, attinge da fondi nazionali per l'attività di avvio di nuove iniziative imprenditoriali; necessita quindi di una legislazione favorevole in relazione all'accesso al credito per le nuove 'startup'; mentre sui 'lacci e lacciuoli' della burocrazia imperante, occorre certamente un cambio di rotta. Per quanto concerne invece - conclude il responsabile di Nuovaimpresa Confcommercio Catania, Franz Cannizzo - all'imprenditoria legata alla criminalità organizzata, occorre un costante monitoraggio, perché ho l'impressione che capitali illeciti siano stati introdotti nella nostra economia. A tal proposito ci arriva conferma da recenti operazioni di polizia”.

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