Il ferimento di un rivale ad opera dei Cursoti milanesi: 6 arresti
La polizia fa luce sul fatto di sangue avvenuto lo scorso 7 agosto nel rione di San Berillo Nuovo: il traffico dello spaccio al centro del contendere
Raffica di arresti della polizia, ben 6 tra cui 4 pregiudicati per lesioni aggravate, detenzione abusiva di armi, spaccio e favoreggiamento personale. Si tratta di F. L., di 53 anni, pregiudicato; L. M. A., di 34 anni, pregiudicato; P. G. di 40 anni, pregiudicato; M. S. M. di 24 anni, pregiudicato; T. C. di 20 anni e P. R. di 19 anni.
Video | Le immagini dell'operazione
Le indagini sono partite il 7 agosto del 2020 a seguito del ferimento di M.S.M, fratello di M. L. C., già arrestato nell’ambito dell’operazione denominata “Tricolore”. Era stato colpito da un colpo d’arma da fuoco alla gamba destra e portato poi in ospedale. Dalle indagini della mobile è stato appurato che il fatto di sangue è avvenuto a San Berillo Nuovo, in via La Marmora, eseguito da F.L., appartenente al sodalizio criminale dei “Cursoti-Milanesi”, e di L. M. A., i quali hanno teso una “trappola” a M. S. M. per questioni legate al debito di una somma di denaro provento del traffico di sostanze stupefacenti.
Fra i destinatari del provvedimento restrittivo vi sono inoltre i predetti M. S. M., P. G., T. C. e P. R., nipote del più noto pregiudicato P. R., esponente di spicco del clan dei “Cursoti- Milanesi”, resisi responsabili del reato di favoreggiamento personale aggravato, avendo aiutato gli autori del crimine ad eludere le investigazioni riferendo false informazioni alla
polizia giudiziaria.
T. C. è stato tratto in arresto anche per spaccio di cocain all’interno del medesimo rione “San Berillo Nuovo”. Espletate le formalità di rito, F. L. e L. M. A. sono stati condotti in carcere, mentre tutti gli altri indagati sono stati collocati in regime di arresti domiciliari con l'apposizione del braccialetto elettronico.