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Cronaca

Fermati 2 scafisti per lo sbarco di migranti al porto di Catania l’8 luglio

Dalle dichiarazioni dei migranti è emerso che costoro, giunti dai paesi d’origine in Libia, sono stati poi spostati da Tripoli in “connection house” a Sabratah e dopo circa una settimana imbarcati sui gommoni

La polizia e la guardia di finanza di Catania, sotto il coordinamento della Procura di Catania, hanno posto in stato di fermo di polizia giudiziaria 2 cittadini gambiani, entrambi sedicenti, gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di 263 migranti giunti presso il Porto di Catania ieri a bordo della motonave “Dignity I” di “Medici senza frontiere” che li aveva soccorsi in acque internazionali, il 6 luglio scorso, su due distinti gommoni.

Gli investigatori hanno acquisito le prove necessarie all’adozione dei provvedimenti di fermo nei confronti dei cittadini stranieri: Manena Saikou (del 1998); Jatta Ebraima (del 1994).

Polizia e guardia di finanza, all’arrivo in porto della nave, hanno avviato le indagini volte all’individuazione degli scafisti. Dalle dichiarazioni dei migranti è emerso che costoro, giunti dai paesi d’origine in Libia, sono stati poi spostati da Tripoli in “connection house” a Sabratah e dopo circa una settimana imbarcati sui gommoni.

Le indagini hanno permesso di raccogliere concordanti elementi a carico di Manena Saikou, individuato quale comandante di uno dei due gommoni e di Jatta Ebraima il quale assisteva il primo, indicandogli la rotta con l’ausilio di una bussola.

A conclusione delle attività, i due fermati sono stati associati presso la casa circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

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