Fermati tre 3 scafisti per l'ultimo sbarco di migranti
Il pattugliatore ha trasportato anche il cadavere di un migrante che, in base a una prima ricostruzione dell’evento, durante le fasi del soccorso del secondo gommone, sarebbe caduto in mare, annegando
La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania, con la collaborazione della Guardia Costiera, hanno posto in stato di fermo di indiziato di delitto tre sedicenti cittadini stranieri, di nazionalità gambiana, guineana e ciadiana, per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di 246 migranti e un cadavere presso il Porto di Catania lo scorso 16 gennaio, a bordo dell’unità della Capitaneria di Porto “Dattilo CP 940”.
Più in dettaglio, Boye Lyn e il minorenne G.D. sono stati individuati quali componenti dell’equipaggio di un primo gommone su cui hanno viaggiato 131 migranti, mentre Adam Idriss sarebbe stato alla guida dell’altro gommone soccorso, con a bordo 116 migranti.
Gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Gico della Guardia di Finanza, anche sulla scorta degli elementi raccolti dalla Guardia Costiera durante le operazioni di soccorso, hanno ricostruito la dinamica del viaggio acquisendo le prove necessarie all’adozione dei provvedimenti di fermo sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria etnea.
Il pattugliatore ha trasportato anche il cadavere di un migrante che, in base a una prima ricostruzione dell’evento, durante le fasi del soccorso del secondo gommone, sarebbe caduto in mare, annegando. Secondo le testimonianze acquisite nel corso delle indagini, altri cinque migranti, anch’essi a bordo del secondo gommone, sarebbero caduti in mare, risultando dispersi, nonostante le immediate ricerche. Espletate le formalità di rito, i due maggiorenni fermati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza”, mentre il minorenne presso il C.P.A. di via Franchetti, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.