Devoto morto durante festa di Sant'Agata: 900 mila euro a genitori, moglie e figli
Era rimasto ferito durante la salita di San Giuliano nel corso della festa di Sant'Agata nel 2004 e poi morto. Il Tribunale condanna al risarcimento del danno il Comitato per i festeggiamenti agatini, l'Arciodicesi di Catania e il ministero degli Interni
Per la morte di Roberto Calì rimasto ferito dal fercolo di San'Agata durante la salita di San Giuliano nel corso della festa religiosa del 2004 e poi morto, il Tribunale civile di Catania ha chiamato in solido per il risarcimento del danno il Comitato per i festeggiamenti agatini, dell'Arciodicesi di Catania e del ministero degli Interni.
La decisione è del giudice Dora Bonifacio che ha condannato le tre istituzioni, in solido, a pagare un risarcimento danni complessivo di oltre 900 mila euro a genitori, moglie e a figli di Calì.
L'indennizzo è stato riconosciuto malgrado nel processo penale fossero state archiviate tutte le posizioni eccetto quella del "capovara" Alfio Rao, condannato in via definitiva dalla Cassazione a 4 mesi di reclusione.
Calì, ventiduenne disoccupato, sposato e padre di due figli, morì il 7 febbraio per conseguenza di una vasta emorragia epatica causata dalla calca attorno al fercolo della patrona di Catania sulla salita di San Giuliano.