Fiumi di droga da Catania verso il Nisseno: 15 arresti
Smantellata dai carabinieri un'organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti con base a Mussomeli. Tra gli indagati anche un 33enne catanese che avrebbe svolto funzioni di fornitore della sostanza stupefacente al sodalizio criminale
Un'organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti con base a Mussomeli è stata smantellata dai carabinieri di Caltanissetta. Le indagini, coordinate dalla Dda nissena, hanno ricostruito tutte le fasi dell’attività illecita, dall’approvvigionamento dello stupefacente allo smercio al dettaglio. Gli indagati, attraverso il continuo approvvigionamento garantito da canali di rifornimento individuati nelle province di Catania e Agrigento, avrebbero gestito una rilevante attività di spaccio di sostanze stupefacenti, vendendo cocaina ma anche marijuana e hashish a clienti e spacciatori a Mussomeli e nelle località limitrofe. Una fiorente attività di spaccio che sarebbe andata avanti ininterrottamente nel periodo a cavallo tra fine 2019 e inizio 2020, nonostante le limitazioni alla libertà di movimento dovute all'emergenza sanitaria per la pandemia. Tra gli indagati anche un 33enne catanese, il quale, tra gli altri, avrebbe svolto funzioni di fornitore della sostanza stupefacente al sodalizio criminale operante nel nisseno.
L'attività illecita sarebbe iniziata cinque anni prima delle indagini per ammissione di uno degli indagati - spiegano gli investigatori dell'Arma - e con una proiezione futura a tempo indeterminato, come desumibile dalle aspettative delle persone coinvolte di poter fare il 'salto di qualità', in termini di volume d'affari, grazie alla collaborazione con un fornitore catanese". A capo dell'organizzazione c'era un cittadino di Mussomeli, era lui a finanziare gli acquisti di sostanze stupefacenti, a gestire in prima persona l'attività illecita e a organizzare il lavoro dei complici. Per concordare la quantità di droga oggetto della transazione gli indagati avrebbero adottato un escamotage linguistico: il cliente indicava non il numero di dosi da comprare ma quello delle persone con cui si sarebbe accompagnato o riferimenti ad attività e beni leciti. Nel corso delle indagini era già stata arrestata in flagranza di reato una persona e sequestrati 130 grammi di cocaina e quasi 2 chili di marijuana.