Forza D’urto: la protesta continua se il Governo non risponde
Sono queste le parole di Mariano Ferro, uno dei leader del movimento Forza D'urto. La protesta sta provocando code chilometriche allo svincolo di San Gregorio e in quello di Acireale
Continua la protesta del movimento Forza D’Urto. In ottantamila hanno occupato le strade della Sicilia con un unico intento quello di riprendersi la propria Terra. A Catania, code chilometriche allo svincolo di San Gregorio e in quello di Acireale con una lunga fila di Tir fermi.
Sulle strade, ai caselli, nei porti, nelle zone industriali, persino alcuni negozi di paesi e città hanno chiuso le saracinesche in segno di protesta. La ribellione di queste ore non ha precedenti, oltre agli autotrasportatori si stanno unendo alla manifestazione anche le altre classi lavorative: pescatori, commercianti, imprenditori, organizzazioni e gruppi di armatori.
Abbiamo sentito Mariano Ferro leader del movimento dei Forconi e tra i promotori del movimento spontaneo Forza D’urto: “In Sicilia sta succedendo qualcosa di inaspettato. I presidi sono ovunque e si moltiplicano di ora in ora. È probabile che se il Governo non risponde alle nostre richieste la protesta continuerà oltre la data stabilità”.
Il movimento Forza D’urto grida che è pronto a ripetere la primavera Araba o la protesta in Grecia. “Sono finiti i tempi dei piagnistei, dopo 50 anni di silenzio è arrivato uno scatto di orgoglio siciliano” conclude Ferro al telefono.
Mentre la protesta lungo le arterie principali della città aumenta a dismisura i cittadini catanesi sono entrati nel panico e hanno preso d’assalto i supermercati per fornirsi di alimenti di prima necessità, nel vaso in cui lo sciopero del trasporto siciliano dovesse prolungarsi.
Anche le pompe di benzina sono sotto assedio e molte hanno finito il carburante, c’è addirittura chi specula sulla situazione e vende la poca benzina rimasta a 2€ al litro. Sono 26 i presidi del movimento disseminati in tutta l’isola.