Decathlon, ruba merce servendosi del figlio di 10 anni: fermato
La merce rubata, per un valore complessivo di 222 euro, è stata riconsegnata sul posto alla direttrice dell’attività commerciale
Ieri pomeriggio, la polizia ha arrestato il pluripregiudicato Salvatore Bafumo, originario di Noto, per furto aggravato. Nello specifico, gli operatori sono stati inviati dalla locale sala operativa presso il centro commerciale “Porte di Catania” e, precisamente, presso il negozio “Decathlon”, in quanto il personale di vigilanza aveva bloccato un uomo, che servendosi del figlio minorenne di dieci anni, aveva rubato della merce esposta sugli scaffali.
Sul posto, gli agenti hanno preso contatti con la direttrice dell’attività commerciale, la quale ha riferito che l'uomo si era presentato alle casse con il figlio per pagare una canna da pesca e che non appena entrambi avevano oltrepassato le barriere antitaccheggio era scattato l’allarme, motivo per il quale è stato controllato.
Nella canna da pesca acquistata era stato appositamente sostituito l’adesivo antitaccheggio con un altro corrispondente ad un articolo di costo inferiore, in quanto l'uomo aveva pagato un importo di euro 10,99 a fronte del costo reale della canna pari ad euro 99,99 nonché che il bambino aveva con sé una borsa a tracolla asportata dall’area vendite contenente altra merce rubata.
La merce rubata, per un valore complessivo di 222 euro, è stata riconsegnata sul posto alla direttrice dell’attività commerciale, che subito dopo si è recata presso gli Uffici della Questura per formalizzare la denuncia.
Bafumo è stato condotto presso gli uffici della Questura per gli accertamenti di rito a seguito dei quali si accertavano a suo carico numerosi precedenti per reati contro il patrimonio; in particolare, lo stesso risultava specializzato nella “truffa dello specchietto”, tant’è che all’interno della sua autovettura è stato rinvenuto del materiale utilizzato per perpetrare quest’ultimo reato.
Pertanto, l’arrestato, su disposizione del Pm di turno, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa della celebrazione del giudizio direttissimo, fissato per la mattinata odierna, mentre il figlio è stato affidato ai familiari.