Rubato il defibrillatore di via Rapisardi dedicato alla memoria di un giovane vittima di infarto
A darne notizia è il padre del ragazzo: "Non è un giocattolo né un articolo di valore economico ma di grandissimo valore umano, messo a disposizione per tutta la città in ricordo di mio figlio Raffaele Barresi che purtroppo non c'è più"
Un gesto ignobile e vigliacco. Non ci sono altre parole per descrivere il furto messo a segno la scorsa notte: è stato sottratto il defibrillatore, collocato nel 2019, in via Michele Rapisardi - in pieno centro storico - dedicato alla memoria del giovane Raffaele Barresi, scomparso a causa di un arresto cardiaco. A darne notizia è stato il padre del giovane, il signor Antonio, con un amarissimo post sui social: "Nella serata di ieri alcuni ignoti hanno rubato il defibrillatore collocato in via Michele Rapisardi, vicino il teatro Massimo Bellini di Catania, un gesto vile e vigliacco. Cosa possono recuperare? Forse 50 euro. Non hanno capito che era lì per salvare delle vite. Non è un giocattolo né un articolo di valore economico, ma di grandissimo valore umano messo a disposizione per tutta la città in ricordo di mio figlio Raffaele Barresi, che purtroppo non c'è più. Spero che chi abbia fatto questo si passi una mano nel cuore e lo restituisca".
La zona, colma di telecamere, adesso sarà passata al setaccio dalla polizia per cercare di individuare gli autori del vile gesto che hanno sottratto anche la targhetta commemorativa. I defibrillatori giocano un ruolo importante in caso di arresto cardiaco e sono diverse le iniziative portate avanti dalle istituzioni per posizionari quanti più strumenti nelle zone più frequentate della città. Lo scorso novembre su iniziativa della commissione consiliare Sanità è stato installato un defibrillatore sul lungomare dedicato alla memoria di Salvo D'Antone, anch'egli purtroppo stroncato da un infarto.