Le first ladies a Catania, Melania Trump la più attesa: a scortarla 10 auto
Le first ladies, in tarda mattinata, sono arrivate in piazza Duomo per prendere parte al pranzo organizzato dal Sindaco Bianco. A parte Melania Trump, che ha volato per conto proprio per ottemperare alle pressanti indicazioni della sicurezza americana, il gruppo si è spostato in un elicottero
Le first ladies, in tarda mattinata, sono arrivate in piazza Duomo per prendere parte al pranzo organizzato dal Sindaco Bianco. A parte Melania Trump, che ha volato per conto proprio per ottemperare alle pressanti indicazioni della sicurezza americana, il gruppo si è spostato in un elicottero.
LE FIRST LADIES OSPITI DI BIANCO - VIDEO
Assente Sophie Trudeau, la moglie del premier canadese Justin che è rimasta a casa. Le pari opportunità', dopo il forfait di Philip May, marito di Theresa, erano assicurate da Joachim Sauer, il marito di Angela Merkel.
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La più attesa è stata Melania. Elegante nel suo vistoso soprabito con fiori colorati applicati, indossato sopra un abito bianco a fiori ricamati con scarpe e borsa 'pendant'.
Più sportiva Brigitte Macron, in maglietta rossa su un pantalone bianco e borsa in tinta. Elegante, ma più casual, la Gentiloni: collana di corallo su una maglia/tunica di lino bianca, pantaloni e comode scarpe basse aperte.
Un volume dal titolo "Catania e i suoi paesi" e un cd della Norma. E' quanto contiene il pacchetto regalo con cui il sindaco di Catania ha omaggiato le first ladies che, insieme a lui, si sono affacciate dal balcone del Comune per salutare la stampa ed ammirare una piazza Duomo deserta e blindata.
Dopo aver pranzato con il sindaco Enzo Bianco e la moglie del premier Manuela Gentiloni al municipio di Catania, Brigitte Macron, Akie Abe, Joachim Sauer e Malgorzata Tusk si sono recati come da programma in visita all'ex monastero benedettino. Tutti tranne la first lady americana che aveva già dato forfait al giro in elicottero sull'Etna. A quanto si apprende, la first lady americana è già tornata a Taormina.
Nel suo discorso di benvenuto il sindaco di Catania ha parlato delle antiche origini della città, fondata dai Greci 28 fa e un territorio caratterizzato dal vulcano Etna, “tra colate e sabbia lavica che rende la terra un giardino lussureggiante”.
“In secoli – ha detto Bianco - a Catania è accaduto di tutto o quasi: innumerevoli eruzioni, terremoti, maremoti e sbarchi di popoli diversi che portarono guerra ma anche il meglio del loro sapere. In questi secoli la nostra città è stata più volte distrutta e ricostruita, rinascendo sempre, come la fenice, dalle proprie ceneri. E non si è mai fermata. È ancora il monte Etna, di notte, a guidare idealmente verso questa piccola terra promessa tante famiglie di pellegrini che affrontano il Mediterraneo per sfuggire a guerre, fame e morte. In molti non ce la fanno come pochi giorni fa, in un barcone rovesciato. E spesso sono donne e bambini. I Catanesi, che hanno conosciuto il dolore lancinante dell’emigrazione, comprendono. Spartendo, pur non essendo ricchi, ciò che hanno. Catania, la Sicilia, è terra di pace, d'accoglienza, di collaborazione e integrazione tra popoli”.
Il Sindaco ha parlato di Catania come di una città che deve affrontare i problemi tipici delle grandi città europee: disagio nelle periferie, alta disoccupazione giovanile e femminile, una presenza criminale ancora non debellata.
“Ma abbiamo – ha spiegato - una antica Università fondata nel 1434. Un insediamento industriale Hi-tech , in particolare nella micro-elettronica, che ci fa parlare di Etna Valley; una grande tradizione letteraria e musicale (qui sono nati tra gli altri Vincenzo Bellini e Giovanni Verga). Abbiamo monumenti, quadri, libri, statue, palazzi, castelli, segni di una grande civiltà e una tradizione gastronomica che è espressione di un territorio ricco di diversità e di culture”.
Bianco ha concluso citando descrizioni della Sicilia tratteggiate da scrittori e viaggiatori di ogni nazione presente: Wolfgang Goethe, Guy De Maupassant, Truman Capote, Kazuo Ishiguro, Jaroslaw Iwaszkiewicz, Frances Elliot, Caterina Edwards e, per l’Italia, Leonardo Sciascia.