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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Giornata nazionale del Braille, all'Uici di Catania giornata dedicata ai bambini

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti festeggia la Giornata Nazionale del Braille con una serie di iniziative in gemellaggio con la sezione territoriale di Oristano, iniziative dedicate al mondo dei più piccoli e che si svolgeranno domenica 21 febbraio a partire dalle 10 presso la sede di Catania dell’UICI

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti festeggia la Giornata Nazionale del Braille con una serie di iniziative in gemellaggio con la sezione territoriale di Oristano, iniziative dedicate al mondo dei più piccoli e che si svolgeranno domenica 21 febbraio a partire dalle 10 presso la sede di Catania dell’UICI. Partner la biblioteca comunale ‘Vincenzo Bellini’ di Catania. Come anticipa la presidente della sezione territoriale di Catania Rita Puglisi, verrà fatta una serie di laboratori specifici: uno dedicato alla lettura di una fiaba con il libro tattile e il relativo montaggio; un secondo laboratorio di argilla con la collaborazione di Antonio Presti; ancora ‘Profumi e Sapori’, attività dedicata ai dolci; infine un quarto laboratorio dal titolo ‘Dall’Aptica al Braille per toccare con consapevolezza’. Parteciperanno 20 bambini dell’UICI e di varie scuole etnee, bambini non vedenti, ipovedenti e normodotati “per affermare ancora una volta il concetto di inclusione sul quale tanto lavoriamo e per il quale ci battiamo”, dice la presidente Puglisi. All’evento di domenica parteciperanno la vicepresidente nazionale dell’UICI Linda Legname, il presidente regionale UICI Sicilia Gaetano Mincleri, il primo cittadino Salvo Pogliese, l’assessore comunale alla cultura e alla pubblica istruzione Barbara Mirabella, la direttrice della biblioteca comunale Bellini Sabrina Murabito, il mecenate Antonio Presti, l’attrice Chiaraluce Fiorito e tutta la meravigliosa squadra dell’UICI di Catania. “Quella di domenica sarà un’occasione per molti bambini per tornare a giocare imparando. La giornata, in un momento così difficile, assume un significato ancora più rilevante rimarcando l’impegno quotidiano dell’Unione verso l’inclusione attraverso la cultura e al contempo incoraggia i nostri bambini e ragazzi a credere in loro stessi e nelle loro potenzialità nonostante l’isolamento che l’attuale pandemia il più delle volte impone facendo vacillare alcune certezze. Dunque crediamo che il gioco possa essere la maniera migliore per restituire un sorriso e per riprendere a vivere in una nuova normalità che tocca a noi adulti costruire” dice la presidente Rita Puglisi che ringrazia il supporto delle istituzioni e della direttrice della biblioteca comunale perché proprio con essa è stata avviata una collaborazione grazie al progetto “Città che legge”, una iniziativa del CEPELL per coinvolgere non vedenti e ipovedenti nella lettura attrezzando la biblioteca anche a questa fascia di utenti e dando la possibilità ai ragazzi di creare una favola con i loro nonni che poi sarà riprodotta in Braille. “Ringrazio di cuore la presidente Puglisi e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti che tutela gli interessi morali e materiali delle persone con disabilità visiva, impegnandosi, altresì, con ogni mezzo nel favorire l’emancipazione culturale e sociale delle stesse al fine di renderle principali protagoniste della loro esistenza”, dice l’assessore Barbara Mirabella. “L’amministrazione Pogliese sta lavorando con particolare attenzione a una nuova accessibilità dei luoghi della cultura con molte modifiche allo status quo: vogliamo fare una politica culturale accessibile ma vogliamo farla con le persone con disabilità e non solo per le persone con disabilità. Nonostante le grandi conquiste nel campo dell’educazione dei ciechi e degli ipovedenti nella scuola che mi onoro rappresentare, il percorso di integrazione non è ancora concluso, ma ha davanti a sé un lungo cammino: la scuola non sempre garantisce ancora, ai giovani ciechi e ipovedenti pari opportunità di apprendimento, di accesso alla cultura e all’informazione. Il sistema Braille ha rappresentato, e ancora oggi rappresenta, per tutti i ciechi nel mondo, la vera opportunità per accedere, al pari degli altri cittadini, all’istruzione, alla cultura, all’informazione”.

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