Guardia costiera: continuano le ricerche del subacqueo scomparso
Le attività di ricerca, coordinate dal reparto operativo della guardia costiera di Catania, non sono mai state interrotte dal 26 aprile, nella speranza che il mare restituisse la salma
Il reparto operativo della guardia costiera di Catania continua le ricerche del corpo del sommozzatore scomparso la notte del 26 aprile al largo dell'area marina protetta Isole dei ciclopi. Richiesto l'intervento di una unità speciale della Marina Militare italiana.
Il Comando in Capo della squadra navale della marina militare ha così inviato sulle coordinate di ricerca nave Crotone, unità Mine Hunter Coastal, tecnicamente un cacciamine costiero.
"Nave Crotone è dotata di un sofisticato sistema sonar, che può, all'occorrenza, essere immerso fino a 50 metri di profondità per aumentare la capacità di risoluzione delle onde emesse dal sistema, e si avvale altresì di due veicoli filoguidati ROV (Remote Operated Vehicle), tramite i quali è possibile rilevare e investigare il fondale marino fino a una profondità di circa 600 m - come viene specificato nella nota della guardia costiera - Grazie a queste sue caratteristiche l'unità viene impiegata ormai da tempo anche in attività di ricerca di relitti, a scopo investigativo o scientifico. L'unità militare giunta sul punto alle prime ore del giorno, congiuntamente alla Motovedetta d'altura della Guardia costiera Cp 271 in attività di supporto, ha provveduto a scandagliare il fondale con l'obiettivo di rinvenire il corpo del subacqueo scomparso per poterlo riconsegnare ai familiari".
Le attività di ricerca, coordinate dal reparto operativo della guardia costiera di Catania, non sono mai state interrotte dal 26 aprile, nella speranza che il mare restituisse la salma, e da oggi, con il supporto dell'unità della Marina Militare, proseguiranno anche anche nelle profondità marine su un'aria di ricerca di circa 4 miglia nautiche.