Help center della Caritas diocesana, un'oasi della salvezza dopo un lungo viaggio
Qui, decine di extracomunitari vengono assistiti e rifocillati quotidianamente. Sfamati con pasti caldi e vestiti con indumenti donati dai cittadini catanesi. Tra i responsabili c'è don Daniele che da due anni assiste i bisognosi
L'Help center della Caritas diocesana a Catania rappresenta per molti clandestini l'oasi della salvezza dopo un viaggio in cui, sempre più spesso, ormai, mettono a rischio la propria vita.
Superate le incognite dei loro viaggi insidiosi attraverso il Mediterraneo, infatti, per i migranti che arrivano in Europa, la struttura catanese, adiacente alla Stazione Centrale, è il primo luogo di accoglienza.
Qui, decine di extracomunitari vengono assistiti e rifocillati quotidianamente. Sfamati con pasti caldi e vestiti con indumenti donati dai cittadini catanesi. Tra i responsabili c'è don Daniele, un diacono diocesano che da due anni assiste i bisognosi che si rivolgono all'helpcenter.
"La mattina diamo loro la colazione - dice - dopo se lo desiderano fano la doccia, gil diamo una tovaglia pulita, dobbiamo farli sentire accolte, ma soprattutto amate queste persone".
I pasti non consumati vengono conservati per essere poi distribuiti a chi ne ha più bisogno. Gli operatori del centro, inoltre, aiutano le persone in difficoltà a trovare un lavoro e un posto dove dormire.
"Qui esistono esistono dei servizi - conclude Don Daniele - tipo la scuola di italiano, c'è anche un servizio legale, c'è un servizio per la ricerca dei posti di lavoro, per quel che si può fare, tramite internet. Li aiutiamo a integrarsi".
Una comunità, dunque, in cui ognuno gioca un ruolo determinante per garantire assistenza e soccorso a chi ne ha bisogno, a prescindere che si tratti di immigrati o italiani che a causa della crisi hanno perso tutto.