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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Il consiglio comunale approva l'aumento della Tares semplificata

Approvati due ordini del giorno, uno della maggioranza, e uno dell’opposizione. Porto, “entrambi puntano al miglioramento del servizio”. Castiglione, "presto un progetto di sensibilizzazione per la raccolta differenziata"

Il Consiglio comunale di Catania, presieduto da Francesca Raciti, ha approvato, con 18 voti favorevoli e 9 contrari, la delibera sull'aumento del 9,5% della Tares semplificata. Un aumento che l'Amministrazione  Comunale non ha potuto evitare soprattutto perché faceva parte dell'atto di approvazione del Piano di risanamento approvato dal precedente Consiglio.

Dopo un lungo e articolato dibattito l’opposizione, che aveva presentato 18 emendamenti, li ha tutti ritirati tranne uno (il consigliere che l'aveva presentato non era presente in aula) comunque bocciato dal voto consiliare.
Sono stati invece presentati due ordini del giorno, uno della maggioranza, e uno dell’opposizione, approvati entrambi con 26 voti favorevoli e 2 astenuti su 28 presenti.

L’odg dell’opposizione è stato letto in aula dal primo firmatario Carmelo Coppolino. Con il documento si impegna l'Amministrazione "Alla radicale revisione delle 8 categorie a partire dal 2014 con una più equa distribuzione delle aliquote in relazione ai nuclei familiari e rispetto a quelle attività che ricoprono superfici adibite a produrre reddito, con particolare attenzione ai piccoli commercianti e artigiani, ovvero alle fasce più deboli dell'economia catanese". Si impegna inoltre l’Amministrazione "a vigilare e ottimizzare il servizio della raccolta differenziata, con la creazione di un servizio porta a porta almeno a partire dal 2014" e  “all'implementazione dell'attuale servizio di videosorveglianza, creato col Pon Sicurezza, che servirà anche nelle periferie a sanzionare coloro i quali non rispettano gli orari di conferimento e la corretta differenziazione dei rifiuti". Nell’odg si impegna infine la Giunta "a rivedere le tariffe in relazione alla precedente razionalizzazione delle categorie e subcategorie".

L’ordine del giorno della maggioranza è stato letto in aula dal primo firmatario Agatino Lanzafame. In questo caso si impegna l’Amministrazione comunale “A verificare immediatamente la possibilità di attuare un percorso che porti al miglioramento del servizio, all’aumento della raccolta differenziata e al conseguente risparmio sugli attuali insostenibili costi di conferimento in discarica, al fine di una progressiva riduzione del costo delle tariffe per i cittadini”. Inoltre “A  potenziare gli attuali controlli sulla qualità del servizio erogato dalla ditta, impiegando tutti i mezzi necessari per garantire ai cittadini una migliore qualità della vita” e “Ad attivarsi per perseguire nel corso dei cinque anni della consiliatura una progressiva riduzione delle imposte sullo smaltimento dei rifiuti, impegnandosi sin da ora a lavorare per la predisposizione del prossimo capitolato d’appalto per  un sistema efficiente ed efficace di raccolta differenziata porta a porta” e infine “A procedere alla revisione delle categorie tariffarie per il calcolo della Tares a partire dal 2014”.

"Con l'approvazione di questa delibera – ha detto Alessandro Porto parlando a nome di tutta la maggioranza - abbiamo voluto continuare il percorso di collaborazione con la minoranza. Non è un caso che entrambi gli ordini del giorno approvati dopo un ritiro degli emendamenti che ha velocizzato i lavori, puntano al miglioramento del servizio della rimozione dei rifiuti. Si tratta della conferma che il Consiglio tutto, di concerto con l’Amministrazione, sta lavorando per il bene della Città".

"Ancora una volta – ha detto Giuseppe Castiglione parlando a nome dell’intera minoranza - abbiamo dimostrato che in Consiglio comunale un'opposizione come la nostra porta risultati, impegno e proposte per la città. In particolare, sul problema della raccolta differenziata, sottoporremo presto all'Amministrazione comunale anche un nostro progetto di sensibilizzazione della cittadinanza, assolutamente necessario per superare il dato del 6% a cui la città è ferma”.

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