Immigrati, Bianco "offre" Catania come sede del Frontex nel Mediterraneo
Ecco dunque la candidatura di Catania, "città servita da un importante aeroporto, ben collegato con tutta Europa, e da un porto di grande rilievo, che fanno sistema con altri porti, come Augusta e Pozzallo ed aeroporti come Sigonella e Comiso, a breve distanza"
Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha reso noto di aver inviato una lettera aperta in cui Catania si offre come sede del Frontex nel Mediterraneo al presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, al ministro degli Esteri Emma Bonino, al presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso, al presidente di turno dell'Ue Dalia Grybauskaitè e al presidente del Parlamento europeo Martin Schulz.
"Le vicende degli ultimi mesi -si legge nella lettera- hanno dimostrato in maniera inequivocabile la necessità di affrontare in ambito europeo il dramma, e spesso la tragedia, dei migranti che attraversano il Mediterraneo. Da tempo al centro di questi flussi migratori, provenienti adesso anche da Siria, Egitto e Palestina, c'è sempre la Sicilia, frontiera dell'Europa. E la comunità siciliana -continua la missiva- ha saputo per anni farsi carico dell'accoglienza, sotto il profilo economico, ma soprattutto umano di questi uomini e donne disperati".
Nella lettera aperta si sottolinea come sia "di tutta evidenza che l'Agenzia Frontex non può non avere un avamposto nel Mediterraneo". Ecco dunque la candidatura di Catania, "città servita da un importante aeroporto, ben collegato con tutta Europa, e da un porto di grande rilievo, che fanno sistema con altri porti, come Augusta e Pozzallo ed aeroporti come Sigonella e Comiso, a breve distanza".
"Come Comune di Catania -ha spiegato Bianco- abbiamo voluto raccogliere l'appello del presidente Napolitano che ha chiesto di dare al Frontex i mezzi adeguati per operare senza indugio nel Mediterraneo. Noi, per collaborare attivamente, siamo disponibili a destinare un immobile del centro storico cittadino come sede dell'Agenzia".
