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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Impresa di pulizie coinvolta in frode fiscale a Rimini: uno degli amministratori è catanese

La guardia di finanza ha fatto scattare un sequestro preventivo da 3,8 milioni di euro nei confronti dell'azienda che prestava servizi in diverse città del nord Italia

Una maxi frode fiscale e previdenziale quella scoperta dalla guardia di finanza di Rimini che, con l'operazione "Clean up", ha fatto scattare un sequestro preventivo “per equivalente” da 3,8 milioni di euro nei confonti di una società operante nel settore delle pulizie generali di edifici. A finire nei guai sono stati tre soggetti residenti nelle province di Milano, Roma e Catania, amministratori di diritto e di fatto della ditta, che si sono visti mettere i sigilli a beni e disponibilità finanziarie. La Guardia di Finanza ha scoperto che l'azienda, che prestava servizi presso strutture alberghiere sia sulla Riviera romagnola che nelle città e province di Bologna, Modena, Parma, Milano, La Spezia, Pisa e Siena, utilizzava dei falsi crediti d'imposta ai danni di 377 dipendenti per frodare il fisco. Secondo le indagini delle Fiamme Gialle la ditta, con sede legale a Roma, a fronte delle buste paga erogate ai dipendenti regolarmente assunti non versava poi allo stato le trattenute sia previdenziali che previste dalla legge facendo figurare dei falsi crediti d'imposta per aggirare il Fisco.

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