Imu, aliquota comunale alle stelle per le case popolari di Librino
A lanciare l'allarme è la Legacoop: "Irresponsabilità del consiglio comunale nell'aver predisposto e poi approvato l'aliquota massima per le case in cooperativa abitate prevalentemente da operai, ex operai e pensionati"
La seconda rata dell’Imu rischia di diventare un salasso insopportabile per 300 famiglie del quartiere Librino, che non sanno come affrontarne il pagamento e chiedono al Comune la riduzione dell’aliquota.
A lanciare l'allarme è la Legacoop di Catania che, questa mattina, nella sede di via Santa Maria di Betlem, ha parlato di "irresponsabilità" del consiglio comunale nell’aver predisposto e poi approvato l’aliquota massima per le case in cooperativa – considerate dalla normativa seconde abitazioni - abitate prevalentemente da operai, ex operai e pensionati, che non saranno in grado di corrispondere quanto richiesto.
Il presidente provinciale della Lega delle cooperative Giuseppe Giansiracusa insieme ai presidenti delle principali cooperative catanesi di abitazione a proprietà indivisa, Angelo Lagona della coop “Gli Amiconi” e Alessandro Scala della coop “Risveglio”, ha spiegato i motivi della richiesta che se non venisse accolta potrebbe scatenare una clamorosa protesta.
“Il Governo nazionale ha previsto che non è dovuta la quota a favore dello Stato per l’Imu relativa alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa (case popolari con pagamento di canone) adibite a prima casa – spiega Giansiracusa - pare ovvio che la rinuncia dello Stato alla propria quota abbia l’evidente intento di favorire le cooperative edilizie di abitazione , dando così la possibilità ai Comuni di deliberare le riduzioni di aliquote a favore di tali soggetti. Non a caso la maggior parte dei Comuni italiani ha deliberato aliquote agevolate a favore delle stesse cooperative. Per questo chiediamo al sindaco di aderire a questa interpretazione, evitando così che la maggiorazione delle imposte che la cooperativa dovrà pagare ricada indirettamente sui soci assegnatari e sulle loro famiglie”.