Oasi del Simeto, il sopralluogo di Legambiente dopo i roghi: "Silenzio assordante della Regione"
"C'é chi guarda soltanto ai privati e vuole stornare risorse per loro e c'é chi come noi chiede a gran voce risorse, uomini, mezzi per fronteggiare questo disastro ambientale, per evitare che si ripeta, per bonificare e ricostruire", dicono gli ambientalisti
Dopo i terribili giorni di fuoco che hanno investito e distrutto parte della zona sud di Catania l'associazione ambientalista Legambiente, con altri componenti del composito mondo green, ha effettuato un sopralluogo nell'area dell'Oasi del Simeto andata in gran parte distrutta a causa dei roghi.
"Il capanno di osservazione è distrutto ed era stato realizzato dalla Città metropolitana - dicono gli ambientalisti -. E' stato uno sterminio per la natura. Non ci sono molte parole, vedere questa distruzione è terribile. Siamo venuti perché nessuno era venuto: tutti hanno espresso la giusta solidarietà a qualche privato che ha subito danni, ma nessuno ha speso una parola per recuperare questi luoghi e farli rinascere. E' un silenzio assordante della Regione e della politica. Occorrono risorse per recuperare ciò che è stato distrutto".
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"L'oasi del Simeto è l'ultima delle riserve colpite dagli incendi. Negli stessi giorni sono stati colpiti il Parco delle Madonie, le riserve dell'ennese, patrimoni distrutti, scrigni di biodiversità cancellati ed è vergognoso che nessuno se ne occupi. E' un attacco continuo, anno dopo anno, e siamo furibondi perché nessuno ne parla. C'è chi guarda soltanto ai privati e vuole stornare risorse per loro e c'è chi come noi chiede a gran voce risorse, uomini, mezzi per fronteggiare questo disastro ambientale, per evitare che si ripeta, per bonificare e ricostruire. Ci aspettiamo questi atti da un governo regionale che continua ad essere latitante nella lotta agli incendi", concludono.