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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta dati falsati, Procuratore: "Chi amministra dovrebbe avere il dovere di spiegare"

Razza davanti ai magistrati ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. "E' un suo diritto e lo rispettiamo, ma ho detto al suo avvocato che un amministratore pubblico dovrebbe avere il dovere di spiegare la sua posizione", ha dichiarato il Procuratore Agnello

"Il reato di falso è funzionale di solito ad altro. Apparentemente, l'unico motivo che ci siamo dati, atteso che la massima autorità politica regionale, cioè il presidente Musumeci, aveva invocato a più riprese la zona rossa, è che si volesse dare l'apparenza di una macchina sanitaria efficiente mentre così non era. O non lo era così come la si voleva fare apparire". A dirlo è il procuratore aggiunto di Trapani, Maurizio Agnello, a proposito dell'inchiesta sui dati Covid in Sicilia che ha condotto ieri a tre arresti e al coinvolgimento dell'assessore alla Salute Ruggero Razza, indagato (si e' dimesso), in un intervista a Rainews24.

Razza davanti ai magistrati ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. "E' un suo diritto e lo rispettiamo, ma ho detto al suo avvocato che un amministratore pubblico dovrebbe avere il dovere di spiegare la sua posizione", ha aggiunto Agnello. L'indagine è partita nei mesi scorsi da un laboratorio di Alcamo nel quale, ha ricordato il procuratore, "veniva processato un gran numero di tamponi e venivano trasmessi dati non veritieri: partendo da questo fatto siamo risaliti fino all'assessorato alla Sanità".

E cosi', ha ribadito, "abbiamo assistito a una sistematica alterazione relativa ai soggetti positivi al Covid, ai deceduti e ai tamponi, dati trasmessi poi alle autorità sanitarie centrali, che avevano il dovere di approntare le contromisure necessarie. Resta da capire il perche'". "La frase 'spalmiamo i morti', seppur in un contesto telefonico, ci ha colpito molto, ed è una terminologia significativa della spregiudicatezza della condotta. Ci sono alcune intercettazioni, su cui non voglio entrare, in cui emerge evidente il tentativo di calmierare i numeri", ha concluso Agnello.

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