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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta 'Sibilla', Gip Cariolo: "Allarmante personalità del sindaco Barbagallo"

Sulle esigenze cautelari in carcere il Gip Giovanni Cariolo sottolinea "le condotte di particolare gravità in primo luogo" del sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo che, scrive, denota "una personalità criminale allarmante anche in funzione di concrete azioni di interferenza sulla corretta acquisizione di ulteriori elementi di prova"

Sono diciassette le persone complessivamente indagate dalla Procura di Catania nell'inchiesta 'Sibilla' basata su indagini della guardia di finanza. Per cinque di loro il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere, per tre gli arresti domiciliari, per due un interrogatorio di garanzia e ha invece rigettato una misura restrittiva. Per i fatti avvenuti nel Messinese ha disposto gli atti urgenti e il trasferimento dell'inchiesta alla Procura competente di Messina.

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Sulle esigenze cautelari in carcere il Gip Giovanni Cariolo sottolinea "le condotte di particolare gravità in primo luogo" del sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo che, scrive, denota "una personalità criminale allarmante anche in funzione di concrete azioni di interferenza sulla corretta acquisizione di ulteriori elementi di prova".

Il Giudice ricorda che "soggetti a lui vicini proprio in relazione alle vicende delittuose per quali è gravemente indiziato, hanno fatto esplicito riferimento, pur di potere raggiungere gli scopi illeciti prefissati, alla possibilità di distruggere documentazione di ogni genere".

Le intercettazioni | Video

L'intervista al generale della Guardia di Finanza Antonio Quintavalle | Video

Il pericolo di inquinamento, rileva il Gip, esiste anche per Di Stefano e Orazio Barbagallo, che "hanno mostrato una non comune capacità di incidere a 'loro uso e consumo' sugli atti amministrativi formandoli o sopprimendoli in maniera funzionale al raggiungimento degli scopi economici illecita e alla creazione di documenti tali da non incidere in maniera importante alla corretta ricostruzione dei fatti".

Su Leonardi, Sapienza e Garilli, quest'ultimo finito ai domiciliari, il Gip rileva, che seppure "estranei alla Pubblica amministrazione" hanno mostrato di "avere una formidabile incidenza sui pubblici amministratori che sono riusciti ad 'orchestrare'" per "favorire il proprio tornaconto i quelli di professionisti ed imprese agli stessi vicini".

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