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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

L'arcivescovo Renna incontra gli industriali etnei: "Lavoratore il capitale più importante di un'azienda"

Un modello di impresa che non abbia come unico fine il profitto, ma orizzonti più vasti che mirino alla dignità e al benessere dell’uomo. Questo uno dei messaggi emersi nel corso dell'incontro con l’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, svoltosi nella sede di Confindustria alla presenza degli imprenditori associati

Un modello di impresa che non abbia come unico fine il profitto, ma orizzonti più vasti che mirino alla dignità e al benessere dell’uomo. Questo uno dei messaggi emersi nel corso dell'incontro con l’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, svoltosi questo pomeriggio nella sede di Confindustria alla presenza degli imprenditori associati. In un contesto storico fortemente complesso, instabile e mutevole come quello che stiamo attraversando l’incontro nella sede degli industriali etnei è stata un’occasione d’eccezione per approfondire i valori del “fare impresa” e per promuovere il processo di sviluppo di un’etica dell’economia che abbia al centro la crescita, il progresso e la coesione sociale.

Biriaco: "Diminuire frattura economica e sociale"

“Questo incontro – spiega a Cataniatoday, Antonello Biriaco – si inserisce nel quadro dei nostri incontri dove mettiamo al centro il ruolo sociale dell’imprenditoria. Fare impresa non significa solo fare utile, c’è da attenzionare anche il ruolo sociale. Questi sono temi, che abbiamo già affrontato nell’incontro avuto con il Papa, utili per rimarcare ancora di più l’unione e la grande rete che deve fare il mondo dell’impresa con il mondo sociale, ecclesiastico e con tutto quello che va incontro a diminuire la più grande frattura economica e sociale che c’è nel nostro Paese e specialmente nella nostra città dove accanto ad un tessuto produttivo fatto di eccellenze che competono nel mondo, esiste questo divario che divide il centro dalla periferia e dove sappiamo siano presenti importanti sacche di povertà, che dobbiamo aiutare a rialzarsi. Questi sono i temi che vogliamo esaminare, non con la presunzione di risolverli ma con la consapevolezza di tracciare un’idea di quella che può essere una soluzione”.

La scure del caro energia

Il presidente degli industriali etnei ha analizzato la difficile realtà odierna che, tra guerra e pandemia, sta facendo soffrire anche il mondo dell’impresa: “Il caro energia è una delle problematiche più importanti. Veniamo dalle sofferenze causate dalla pandemia, adesso il caro energia e il caro materie prime rappresentano una spada di Damocle sulla testa degli imprenditori".

"Ma questa – sottolinea Biriaco – è per certi versi un’emergenza forse superiore al quella legata al Covid perché se durante la pandemia avevamo i dipendenti in cassa integrazione, c'erano i ristori, eravamo fermi e non consumavamo, oggi invece un'azienda si trova costretta a scegliere se pagare i dipendenti, le bollette o le tasse. Per questo chiedo al nuovo governo interventi rapidi e risolutori". 

Renna: "Lavoratore il più grande capitale dell'azienda"

Restituire dignità al lavoro ed etica all’economia. Questi i concetti rimarcati dall’arcivescovo Renna, che aggiunge: “L’impresa deve dare impiego, superando quelle situazioni di lavoro nero, gli scogli della burocrazia e facendo sì che le imprese siano partecipate, perché secondo una visione cristiana l‘impresa deve essere una comunità e in essa il soggetto deve sentirsi rispettato e partecipe. L’indicatore di profitto è importante, ma lo è altrettanto il capitale umano, che è costituito dal lavoratore, il più grande capitale dell’azienda”.

Durante la conferenza Renna ha poi ricordato le parole pronunciate da Papa Francesco nel discorso a Confindustria tenuto lo scorso 12 settembre: "In quel discorso il Pontefice ha delineato il profilo dell’imprenditore cristiano, indicando una strada, già solcata dalla Dottrina sociale della Chiesa, ma nuova per quanto riguarda i paragoni utilizzati, quelli del buon pastore e del buon samaritano".

"La virtù che il papa ha indicato agli imprenditori - ha aggiunto - è stata la condivisione che si concretizza nella filantropia, nella contribuzione fiscale tesa a favorire la distribuzione della ricchezza, nella creazione di posti di lavoro, nell’impostazione di un’impresa secondo criteri personalistici e comunitari".

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