Indebitamento cooperative sociali, Cgil: "Comune intervenga"
Il caso di alcune cooperative sociali che non hanno ancora ricevuto il corrispettivo economico per i servizi prestati da 8 o, in certi casi, 11 mesi ed il rischio che possano chiudere i battenti sono stati oggetto ieri a Catania di una riunione in municipio
Il caso di alcune cooperative sociali che non hanno ancora ricevuto il corrispettivo economico per i servizi prestati da 8 o, in certi casi, 11 mesi ed il rischio che possano chiudere i battenti sono stati oggetto ieri a Catania di una riunione in municipio tra amministratori, coop sociali, Cgil e la FP Cgil, queste ultime rappresentate dalla segretaria confederale Rosaria Leonardi e dal segretario generale Turi Cubito.
Lo rende noto la Cgil etnea, aggiungendo che l'assessore comunale al Bilancio Roberto Bonaccorsi ha spiegato che tra qualche giorno il Comune di Catania e altre città nella stessa situazione di dissesto ormai dichiarato saprà se potrà godere di un aiuto del governo nazionale.
"Si tratta però - sottolineano il segretario generale della Cgil, Giacomo Rota e i segretari Leonardi e Cubito - di un'ipotesi, seppure auspicabile, che nel caso migliore possibile non sarà applicabile in poco tempo. Anche solo ulteriori 30 giorni di attesa potrebbero rivelarsi impossibili da sostenere, non solo per gli stipendi ma per le cartelle esattoriali da rispettare e per la regolarità del DuRc, pena il mancato accesso a bandi e appalti".
"L'indebitamento delle coop è ormai alle porte - aggiungono - e senza alcuna colpa dei soci lavoratori. In questo momento viene chiesto di anticipare almeno i primi mesi arretrati, per evitare l'irreparabile. Riconosciamo all'assessore comunale Bonaccorsi una gran capacità di ascolto e confidiamo nel possibile incasso del Comune della Tari in questi giorni, ma siamo di fronte a drammi familiari e imprenditoriali che non avremmo voluto affrontare". Per la prossima settimana è previsto un nuovo incontro con gli assessori al Bilancio e ai Servizi sociali.