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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Infortuni sul lavoro, Catania in cima alla classifica

Record negativo anche per Palermo dove si registrano 2.319 denunce, circa cento in più della città etnea: i dati di Cgil e Uil

Palermo e Catania sono le città che nel 2022 hanno registrato più denunce per infortuni sul lavoro. Entrambe si attestano su oltre duemila denunce, ma il capoluogo supera di poco la città etnea. È quanto risulta dai dati di Cgil e Uil siciliani. Secondo le sigle sindacali gli infortuni sul lavoro in Sicilia hanno registrato nel 2022, da gennaio a maggio, un incremento del 65 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso: sono infatti stati 15.604 contro i 9.449 del 2021. I morti sono stati 20, con l'esclusione dei decessi per Covid, contro i 22 dell'anno precedente. 

La più alta incidenza d'infortuni si riscontra nell'edilizia, nel turismo e nei servizi: 11.361 casi contro i 6.320 del 2021. Le città che hanno registrato più denunce sono Palermo (2.319) e Catania (2.257). "Una situazione insostenibile, di fronte alla quale il fatto che l'isola abbia solo 63 ispettori del lavoro fa rabbia", commentano i segretari generali regionali Cgil (Alfio Mannino) e Uil (Luisella Lionti) con i componenti di segreteria Francesco Lucchesi (Cgil) e Giuseppe Raimondi (Uil): "Se ci riferiamo ai parametri adottati su scala nazionale, quello di uno per 100 mila abitanti, in Sicilia dovrebbero esserci 500 ispettori del lavoro".

I sindacati sollecitano anche il pieno funzionamento del tavolo sulla sicurezza sul lavoro: "Non servono riunioni episodiche per rimarcare lo sdegno, ma un reale monitoraggio e azioni conseguenti". Cgil e Uil, infine, suggeriscono un'intesa col ministero del Lavoro per la dislocazione in Sicilia dei vincitori e degli idonei del concorso nazionale, che vede l'isola esclusa perché non ha recepito la legge istitutiva dell'Ispettorato nazionale del lavoro.

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