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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ferrovie, 20 miliardi per la Sicilia: quasi la metà per il collegamento veloce Palermo-Catania-Messina

Presentato il piano industriale 2022-2031 del gruppo che prevede investimenti complessivi per tutto il Paese di 190 miliardi. Risorse anche per il Passante e l'Anello ferroviario, per il potenziamento della linea tra la città. Per Catania previsti fondi per il nodo etneo e per Acquicella

Oltre 9 miliardi per il nuovo collegamento veloce tra Palermo, Catania e Messina. E' questo l'intervento più rilevante per la Sicilia inserito nel piano industriale 2022-2031 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, presentato stamattina a Roma, e che prevede investimenti complessivi per tutto il Paese di oltre 190 miliardi e un impatto sull'economia nazionale stimabile in 2-3 punti percentuali di Pil.

Gli obiettivi del piano

Il piano è stato illustrato dal presidente del gruppo, Nicoletta Giadrossi, e dall'amministratore delegato, Luigi Ferraris. L'ottica è quella di "una profonda ridefinizione della governance e un nuovo assetto organizzativo che aggrega le società controllate da Fs in quattro poli di business: Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano". I principali obiettivi sono: "Dare certezza di esecuzione alle opere infrastrutturali nei tempi previsti, favorire il trasporto collettivo multimodale rispetto al trasporto privato, incrementare fino a raddoppiare rispetto al 2019 il trasporto merci su ferro, rendere le infrastrutture ferroviarie e stradali più sostenibili, accessibili, integrate efficacemente fra loro, incrementandone la dotazione anche per ridurre il gap tra Nord e Sud del Paese, nonché aumentare il grado di autonomia energetica del Gruppo attraverso fonti rinnovabili e contribuire, anche in questo campo, alla transizione ecologica del Paese".

I fondi per la Sicilia

Per quanto riguarda nello specifico al Sicilia, le risorse "serviranno a disegnare un rinnovato scenario di mobilità – ferroviaria ma anche stradale – più interconnessa, integrata, sostenibile". Le somme destinate all'Isola - in tutto 19,58 miliardi - saranno principalmente utilizzate per il polo "Infrastrutture". I 9,3 miliardi destinati al collegamento veloce Palermo-Catania-Messina "risponde alle esigenze di medio e lungo periodo della domanda di trasporto pubblico su ferro, migliorando regolarità, frequenza e sviluppo dell'intermodalità". Altri fondi serviranno per il "Nodo Catania" e il potenziamento del collegamento con l'aeroporto Fontanarossa, ma anche la linea Caltagirone-Gela, il bypass di Augusta, e il collegamento con l'aeroporto di Trapani Birgi. Ammontano invece a 5,78 miliardi di euro le risorse destinate alle infrastrutture stradali: tra gli interventi principali il collegamento Ragusa-Catania, la strada statale 626 per il completamento della Tangenziale Gela e la statale 284 Adrano-Paternò.

Altre risorse

Per il polo "Passeggeri" saranno investiti 403 milioni che serviranno per avere nuovi treni per il trasporto regionale e per potenziare i servizi diurni e notturni di lunga percorrenza, da e per la Sicilia. Per il polo "Urbano" sono previsti interventi di rigenerazione e soluzioni di intermodalità e logistica nelle aree urbane, per circa 2 milioni e mezzo di metri quadrati di aree da valorizzare con investimenti per 3,7 milioni sul patrimonio. I principali progetti riguarderanno i territori di Palermo, Siracusa, Catania e Messina. Infine, per il polo "Logistica", l'investimento nell'Isola sara di 860 milioni per la manutenzione straordinaria dei compendi di Catania Acquicella (360 milioni) e Catania Bicocca (500 milioni). 

"Nell'Isola 700 treni in più all'anno"

In tutta Italia il piano di Fs prevede il potenziamento e lo sviluppo di nuovi collegamenti, che porteranno a un incremento del fatturato di circa il 61% (2031 vs 2022) dei servizi convenzionali, in particolare la filiera siderurgica. I servizi intermodali invece raddoppiano, passando da circa 5,2 milioni nel 2022 a circa 11,1 milioni nel 2031, che corrispondono a oltre 700 treni all'anno, con un incremento del fatturato di circa 114% (2031 vs 2022).

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