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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Talenti in...musica, conosciamo i Wot e i loro 10 anni di rock

Terza tappa per la piccola rubrica musicale di CataniaToday. Dopo i Double Damage e Flow Job, è la volta dei Wot,rock band attiva da oltre 10 anni sul territorio etneo nata quasi per caso con un annuncio sul giornale.

Terza tappa per la piccola rubrica musicale di CataniaToday. Dopo una breve parentesi dedicata all'hip hop con i Double Damage e Flow Job, facciamo un'incursione nel panorama indie con gli Wot, formazione attiva da oltre 10 anni sul territorio etneo nata quasi per caso con un annuncio sul giornale.

Chi sono i Wot?

"I Wot sono oggi un gruppo di tre elementi, risultato di un’evoluzione durata oltre dieci anni più un elemento sempre presente dal punto di vista compositivo ma non più sul palco ed un altro elemento che svolge quotidianamente una mole di lavoro dal punto di vista del management. Sul palco siamo Ivo, Little & Big ed oltre ci sono BL40 e Daniele “Mesh” Murgo".

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Quanti anni avete, cosa fate nella vita (o cosa vorreste fare) oltre suonare?

"Siamo dei trentenni molto attivi su più fronti. C’è chi lavora nell’ e-commerce, c’è chi fa il fonico free lance e si occupa di cinematografia oltre che suonare per professione. C’è pure chi lavora nel mondo del live music come stage manager e backliner e chi si occupa di biogenetica e conservazione delle sementi rare oltre a chi lavora nel mondo dello sport. Oltre suonare vorremmo semplicemente vivere le nostre vite. Gestire personalità ed interessi multipli porta via parecchio tempo, tempo che sottraiamo alla nostra vita personale, quindi diciamo che va bene cosi".

Com’è nata l’idea di mettervi insieme?

"Il nucleo principale era un duo in cerca di nuove influenze. All’epoca dei fatti, circa il 2002, grazie ad un annuncio sul mercatino del giornale locale, si è verificato uno di quegli eventi rari che vale la pena raccontare. Come potrete immaginare nell’hinterland locale ci si conosce un po’ tutti tra musicisti, ma in questo caso succede di trovare delle menti raffinate e creative mai incontrate prima in un fazzoletto di circa 14 km tra un paese e l’altro. E così, tra lo stupore reciproco sono nati i Wot".

Quali sono gli artisti principali con cui avete collaborato e con quali vorreste aver a che fare in futuro?

"Per usare una frase molto in voga, potremmo dire che abbiamo collaborato con moltissimi artisti “a loro insaputa”, nel senso che praticamente non abbiamo mai fatto delle collaborazioni che abbiano avuto un seguito discografico, ma tutto ciò che facciamo è il frutto di anni di ascolti e confronti con i lavori di gente che stimiamo e ammiriamo. Questo non esclude delle possibili collaborazioni future con artisti che riterremo utili alla causa dei Wot".

Quali sono le maggiori difficoltà per un gruppo emergente a Catania e in Sicilia?

"Crediamo che sia abbastanza inutile rigirare il coltello nella piaga delle difficoltà intrinseche legate alla nostra posizione geografica, sia regionale che nazionale. I problemi sono i soliti, ma dopo più di dieci anni di attività abbiamo preferito spostare le nostre energie nella ricerca di soluzioni che ci permettano di abbattere le barriere che impediscono la fruizione del nostro prodotto nel paese".

Chi vi supporta?

"Ci supportiamo da soli. Ognuno ha acquisito delle competenze e insieme mettiamo insieme degli stratagemmi che ci permettono di sopravvivere in questo mondo. E’ fondamentale avere i piedi ben saldi a terra e tenere il timone puntato sempre alla meta di questa avventura, che è fondamentalmente il desiderio di divertirsi con chi apprezza la nostra musica. Va anche detto che ci offre degli spazi ed un rimborso è a tutti gli effetti un supporter e come tale è degno della nostra stima e ammirazione, soprattutto in questo momento storico. Una considerazione generale sulla realtà musicale catanese...Proprio perché siamo dei trentenni non possiamo dire che questi siano i tempi migliori. Ma se è vero questo è anche vero che in questi anni sono venuti fuori locali e collettivi che hanno acquisito una maggiore consapevolezza sul come fare “live” a Catania. Ragazzi determinati con idee precise, magari importate da posti in cui le infrastrutture dedicate permettono sicuramente slanci più efficaci. Non possiamo non citare posti come La Lomax, Il Teatro Coppola, Zo, I mercati Generali , Barbara Discolab, il Faro , con tutti gli staff attivi su più fronti. E non possiamo non citare tutti quei locali che permettono di suonare nei loro spazi offrendo dei cachet congrui e spesso al limite del rischio a gruppi che propongono il loro repertorio o quello di altri. Nonostante le difficoltà se si spulcia per bene il programma di una qualsiasi settimana Catanese c’è veramente di tutto. Semmai va fatta una considerazione a parte per il pubblico e l’attenzione che mette quando va agli eventi. Questo è un aspetto su cui si deve investire e lavorare molto. A tal riguardo ci permettiamo di dire che il 15 Marzo offriremo un’anteprima del nostro nuovo lavoro Alla Lomax in un doppio live con Le Formiche, mentre il 23 Marzo saremo al Cubalibro di Riposto con il nostro attuale live".

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