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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La riforma del governo locale in Sicilia, venerdì a Scienze politiche una giornata di studio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CataniaToday

Venerdì 24 gennaio, alle 9,30, nell’aula magna del dipartimento di Scienze politiche e sociali (via Vittorio Emanuele 49) prenderà il via la giornata di studio su “La riforma del governo locale in Sicilia”, promossa dal Centro di Documentazioni e Studi sulle organizzazioni complesse e i sistemi locali (Cedoc) dell’Università di Catania.

Si tratta del primo di un ciclo di quattro incontri (uno per ciascun Ateneo siciliano) che segue la presentazione del documento di principi generali “Appello per la riforma del governo locale in Sicilia”, elaborato e sottoscritto negli ultimi mesi del 2013 da un gruppo di docenti delle quattro università siciliane su iniziativa del prof. Andrea Piraino, Presidente del  Centro “A. Olivetti” di Palermo, che prende spunto dall’abolizione delle Province regionali e dall’istituzione dei Liberi Consorzi di Comuni e delle Città metropolitane in Sicilia.

Tali provvedimenti costituiscono, infatti, una sfida di assoluta importanza nel processo di riforma permanente del governo locale in Sicilia: esploso oggi in coincidenza con la crisi economica e della politica, ma da decenni all’ordine del giorno dell’agenda politica, alla ricerca di un punto di equilibrio tra centralismo e autonomismo nella prospettiva della qualità della democrazia. La sua importanza deriva, infatti, oltre che dalla necessità di modernizzazione ed “efficientamento” degli apparati pubblici, dalla consapevolezza circa il ruolo strategico giocato dalle istituzioni pubbliche nei processi di sviluppo locale nel quadro della competitività territoriale. Così configurata, quella che si va delineando come una “rivoluzione” degli assetti istituzionali locali richiede un articolato processo di condivisione da parte di tutti gli attori territoriali, pubblici e privati. 

Dopo gli indirizzi di saluto del rettore Giacomo Pignataro e del direttore del dipartimento Giuseppe Barone, interverranno il prof. Renato D’Amico, presidente del corso di laurea magistrale in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni all’Università di Catania, il prof. Fausto Carmelo Nigrelli, ordinario di Tecnica e Pianificazione urbanistica nell’Università di Catania, il vice segretario vicario Anci Sicilia Paolo Amenta, il sindaco di Catania Enzo Bianco, il sottosegretario di Stato alle Politiche agricole, alimentari e forestali e già presidente dell’Unione province italiane Giuseppe Castiglione, il presidente della Commissione Antimafia dell’Ars e già presidente Provincia regionale di Catania Nello Musumeci, la prof.ssa Ilde Rizzo, ordinario di Scienza delle Finanze all’Università di Catania e presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche, il prof. Emilio Giardina, emerito di Scienza delle Finanze. 

Nel pomeriggio, a partire dalle 15,30 si terrà una tavola rotonda – moderata dal direttore del dipartimento di Architettura e Ingegneria Paolo La Greca - dal titolo “Il governo dell’area vasta: funzioni e competenze” alla quale parteciperanno il sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia Giuseppe Berretta, il segretario generale del Comune di Catania Antonella Liotta, già commissario straordinario della Provincia regionale di Catania, il presidente del Centro studi A. Olivetti Andrea Piraino, ordinario di Diritto regionale all’Università di Palermo, il prof. Luigi Scrofani, ordinario di Geografia economico-politica all’Università di Catania, il prof. Fabrizio Tigano, ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Catania, il segretario generale della Cgil di Catania Angelo Villari e il direttore di Confindustria Catania Alfio Franco Vinci. Sono stati invitati ad intervenire il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e la senatrice Anna Finocchiaro, presidente 1° Commissione Permanente Affari Costituzionali del Senato.

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