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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Belpasso

Scoperto un "laboratorio del falso": il titolare vendeva i capi taroccati su internet

Le fiamme gialle hanno messo i sigilli a un opificio di Belpasso dove erano presenti macchinari professionali (plotter, termopresse, stampanti 3d) destinati alla realizzazione di loghi di famose griffe abilmente contraffatte

I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Catania, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi orientati al contrasto all’illecita commercializzazione di prodotti sia contraffatti che insicuri, nei giorni scorsi hanno individuato e sottoposto a sequestro un laboratorio di stampa serigrafica, riconducibile ad una ditta individuale di Belpasso, dedita alla commercializzazione on line di capi di abbigliamento recanti marchi contraffatti. In particolare, i finanzieri della compagnia di Paternò, a seguito di una preliminare attività di intelligence e con successiva delega della procura della Repubblica di Catania, hanno eseguito una perquisizione dei locali nella disponibilità di un cittadino di Belpasso, titolare di un’attività di commercio al dettaglio di prodotti via internet, scovando un vero e proprio “opificio artigianale”, dove sono stati rinvenuti macchinari professionali (plotter, termopresse, stampanti 3d) e apparecchiature informatiche destinati alla realizzazione di loghi di famose griffe abilmente contraffatte, nonché capi di abbigliamento pronti ad essere falsamente etichettati e commercializzati sulle principali piattaforme di e-commerce.

L’indagine delle Fiamme Gialle ha avuto inizio dopo l'individuazione, su un noto sito di e-commerce, di diverse pagine dove venivano pubblicizzati e messi in vendita articoli presumibilmente contraffatti. Tra questi, alcuni capi d’abbigliamento recanti illecitamente il marchio registrato “Juventus”, hanno subito attirato l’attenzione degli investigatori, i quali hanno verificato mediante i consulenti della società che tutela i marchi registrati riconducibili alla nota squadra sportiva, l’effettiva difformità di quest’ultimo dall’originale. All’interno del laboratorio sono state rinvenute oltre 2000 etichette termoadesive riproducenti marchi di prestigiose griffe, fra le quali case automobilistiche e motociclistiche (BMW, Audi, Alfa Romeo, Suzuki, Yamaha) e blasonate squadre di calcio (Napoli, Atalanta, Roma), pronte per essere apposte sui capi di abbigliamento nonché 135 capi già contraffatti, confezionati e pronti per essere venduti.

L’attività di polizia giudiziaria si è conclusa con il sequestro dei capi contraffatti, delle etichette, dell’immobile e dei macchinari rinvenuti per un valore di circa 27 mila euro. Il titolare dell’attività è stato denunciato per i reati previsti dagli articoli 473 (Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni) e 474 (commercio di prodotti con segni falsi) del codice penale, mentre i proventi illeciti ricavati dalla vendita dei capi contraffatti, dalla fine del 2018 al marzo 2020, che ammontano a circa 70mila euro dovranno essere sottoposti a tassazione. L’attività eseguita si inserisce nel quadro degli interventi posti in essere dalle fiamme gialle di Catania, che si basa sull’attività di monitoraggio della rete internet, a tutela dei marchi di proprietà industriale ed intellettuale, finalizzata a contrastare il “mercato del falso” perpetrato attraverso la vendita di beni non autentici sulle piattaforme di e-commerce a discapito dei consumatori finali e degli operatori economici che commercializzano i propri prodotti in ossequio alle vigenti normative.

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