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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Lavoro, Rosaria Rotolo: “Alla Stm si assume poco e si investe meno”

La segretaria generale della Cisl e Piero Nicastro della Fim fanno appello alle istituzioni locali, regionali e nazionali affinché si focalizzi l'attenzione per la tutela e lo sviluppo del distretto tecnologico etneo

Rosaria Rotolo segretaria generale Cisl Catania e Piero Nicastro, segretario generale Fim Catania fanno appello alle istituzioni locali, regionali e nazionali affinché a Catania si focalizzi l'attenzione per la tutela e lo sviluppo del territorio, perché realtà ad alto contenuto tecnologico e quindi professionalmente rilevanti siano al centro delle politiche attive di questa città.

“I lavoratori di aziende come Selex ES, STM, Micron, 3Sun e relativo indotto, che in totale occupano oltre 10mila lavoratori – ricordano Rotolo e Nicastro – sono in sofferenza o navigano a vista per l'assenza di una politica d'investimenti di medio e lungo periodo. Da anni ormai, ad eccezione di 3Sun, tali aziende non investono come dovrebbero nel territorio, nonostante in Europa si delineino importanti strategie di sviluppo per contrastare l'ascesa dei Paesi Emergenti, e si facciano sostanziosi investimenti nel settore tecnologico avanzato, in tale senso, si prevedono circa 6 miliardi di euro messe a disposizione dall'Europa a sostegno dell'innovazione di prodotti ad alto valore aggiunto. In tali aziende tecnologiche, il sindacato e i lavoratori si sono assunti la responsabilità di fare accordi per migliorare le competitività e le produttività, ma ciò nonostante ci giungono segnali preoccupanti o di smobilitazione, come nel caso di Selex ES che opera nel campo della Difesa (gruppo Finmeccanica) e che ha annunciato ancora tagli anche a Catania, nonostante le commesse catanesi richiederebbero più addetti degli attuali 114 lavoratori; o di immobilismo, come nel caso di STM”.

Per i due dirigenti sindacali la STM ha da sempre rappresentato un volano enorme di sviluppo e di opportunità anche in termini di occupazione.

“Ormai da molti anni, invece, alla STM si assume poco e a Catania si investe meno. E ricordiamo che bisogna ancora dare seguito alle assunzioni di circa 150 lavoratori previsti dall’accordo sul 21° turno che permette all'azienda di migliorare la produttività attraverso l'utilizzo pieno degli impianti, oggi in saturazione. Siamo infatti ancora in attesa che vengano completati gli investimenti programmati già da oltre un anno e che si sono arenati prima della scorsa estate per via della crisi sottovalutando il fatto che è proprio durante le crisi che bisogna investire per essere pronti ad aggredire il mercato quando questo lo richiederà”.

In questo senso, il completamento degli investimenti necessari per produrre a Catania i MEMS (dispositivi che si montano sui tablet) è assolutamente necessario sia per attraversare bene la crisi, sia perché questo rappresenta l’unico segmento di mercato che non ha risentito della crisi internazionale economica e finanziaria.

“L’unica azienda che è andata avanti con gli investimenti e che, a oggi, è in linea con i tempi previsti dal contratto di programma – sottolineano Rotolo e Nicastro – è la 3Sun, ma sarà necessario consolidare la presenza di questa importante azienda produttrice di innovativi pannelli fotovoltaici nel nostro territorio creandogli la necessaria filiera attorno, attraverso progetti mirati e con l’utilizzo dei fondi europei. È, infatti un grave insulto alla disoccupazione giovanile e all’assenza di risorse economiche che ci siano ingenti risorse di denaro stanziato dalla comunità europea per la Sicilia, così come per le altre regioni, che rischiano di andare persi perché non spesi per l’assenza di progetti, quando invece nel nostro territorio si potrebbe fare tanto per valorizzare le aziende che investono in ricerca e innovazione, creandogli attorno le infrastrutture ed i servizi necessari e la filiera per incentivare gli investimenti aziendali che di conseguenza potrebbero restituire al territorio una grande potenzialità di crescita sia nel campo dello sviluppo tecnologico, sia nell’occupazione”.

Secondo Rotolo e Nicastro, bisogna essere in grado di creare le giuste condizioni e le necessarie sinergie per favorire gli investimenti in ricerca e innovazione, anche attraverso il necessario supporto di scuola, istituzioni e università, per favorire lo sviluppo del territorio e la creazione di nuovi posti di lavoro. Da questo punto di vista un Distretto Tecnologico che funzioni davvero e una politica di governo che crei le condizioni affinché le aziende abbiano le necessarie convenienze a investire nel territorio, possono rappresentare una grande opportunità. Attraverso il finanziamento di progetti di filiera, infatti, è possibile creare un indotto, oltre a quello già esistente, che potrebbe garantire la creazione di nuovi posti di lavoro, rinnovando anche il sogno di moltissimi giovani catanesi che ancora oggi sono senza un lavoro.

La Fim e la Cisl si sono sempre assunti le proprie responsabilità a favore del lavoro e dell’occupazione e questo dovrebbe essere prerogativa fondamentale per tutte le forze sociali e politiche di questa città, per continuare a creare e a favorire tutte le condizioni possibili affinché a Catania si possa continuare a investire migliorando attraverso investimenti mirati anche l’immagine desolante della nostra zona industriale.

“Siamo pienamente convinti – concludono Rotolo e Nicastro – che se ognuno di noi facesse appieno la propria parte, in un momento straordinario di crisi come quello attuale, si possano mettere in piedi progetti di sviluppo tali da poter salvaguardare l’attuale occupazione creando contestualmente condizioni per favorire la crescita in prospettiva. Riteniamo che per attraversare la crisi bisogna che tutti mettano in campo un impegno straordinario. La Fim e la Cisl continueranno a mobilitarsi quotidianamente spronando le istituzioni a tutti i livelli con l’obiettivo di favorire investimenti, lavoro e occupazione, auspichiamo di trovare terreno fertile, a cominciare dal neo sindaco di Catania, affinché tutti si possano adoperare in questa stessa nostra direzione”.

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