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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Progetto "Ricucire", condannati per reati non gravi collaboreranno con Legambiente

“Insieme per Ricucire” è il nome del progetto organizzato dall’ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna (Udepe) di Catania e dal circolo di Legambiente per portare avanti attività di tutela ambientale

Si chiama “Insieme per Ri-cucire” è il nome del progetto organizzato dall’ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna (U.D.E.P.E) di Catania e dal circolo di Catania di Legambiente. Giunto già alla terza edizione, anche quest’anno darà la possibilità a chi è stato condannato per reati non gravi e affidato dalla magistratura di sorveglianza ai Servizi Sociali, di “Ricucire”, per l’appunto, lo strappo al tessuto sociale creato con la propria azione delittuosa.

Con la firma apposta ieri all’atto di affidamento di incarico per la realizzazione del progetto, il direttore dell’ufficio di esecuzione penale esterna di Catania, dottor Antonio Gelardi e la presidente del circolo Legambiente di Catania, avvocato Viola Sorbello, hanno stabilito che il programma prevederà una preventiva formazione teorica dei partecipanti ed una fase successiva che realizzerà azioni concrete nel territorio della città.

Secondo il dottor Gelardi “con questo progetto si è inteso contribuire al processo di risocializzazione del condannato ed alla promozione di attività risarcitorie per i casi di sospensione dei procedimenti e messa alla prova, che, secondo i principi del nostro ordinamento, devono passare dalla creazione di motivazioni che inducano a comportamenti socialmente corretti e la collaborazione con le associazioni attive sul territorio, come Legambiente, offre una opportunità di raggiungimento degli obiettivi”.

Il corso teorico tratterà il tema dei rifiuti e dell'energia, dell’ecosistema e del verde e sarà tenuto da esperti formatori del circolo Legambiente. Le giornate dedicate alle piantumazioni ed alla ripulitura di parchi e spiagge saranno effettuate insieme a volontari di Legambiente, scuole aziende pubbliche e private. Secondo la presidente di Legambiente Catania, infatti, “la rieducazione dei soggetti partecipanti deve passare attraverso una solidaristica offerta di opportunità di reinserimento sociale. Ecco perché abbiamo deciso, di concerto con l’UDEPE, che la partecipazione al progetto sia aperta a tutti: volontari, attivisti, simpatizzanti di Legambiente ed a tutta la cittadinanza catanese”.Già da domani si inizierà con il pulire la spiaggia dell’Oasi del Simeto che, a seguito delle recenti mareggiate, è stata sommersa di rifiuti di ogni genere.
 

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