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Cronaca

Lettera di denuncia della Geotrans, l'azienda confiscata agli Ercolano scrive ad Addiopizzo

Sotratta da due anni al controllo della criminalità organizzata, è oggi inserita nella White list antimafia della Prefettura di Catania. Nonostante questo la ditta Geotrans vive una situazione difficile

Era il 18 marzo del 2014 quando Dia e carabinieri del Ros di Catania avevano dato esecuzione a una confisca di società riconducibili al clan mafioso Ercolano, per un valore stimato in 10 milioni di euro. Tra le società interessate dal provvedimento c'era anche la Geotrans Srl, che gli investigatori avevano indicato come "formalmente intestata a Ercolano Vincenzo e a sua sorella Ercolano Cosima Palma, ma riconducibile al padre, defunto, Ercolano Giuseppe".

Dopo un mese dalla confisca, la Geotrans entra a far parte della lista pizzo free, Il logo di Addiopizzo sui camion della ditta confiscata agli Ercolano
che riunisce 130 imprenditori, commercianti e liberi professionisti che hanno detto pubblicamente no al racket. Il logo di Addiopizzo ha accompagnato da allora i camion della ditta confiscata agli Ercolano.

Oggi, a distanza di circa due anni, con una nota, Addiopizzo denuncia la situazione che vive la ditta di trasporti Geotrans, affidata all'epoca dei fatti ad un amministratore giudiziario: "Non possiamo non stigmatizzare le scelte di quelle imprese che operano in un importante settore economico quale quello agrumicolo che scientemente decidono di boicottare le aziende, come la Geotrans, che sono state sottratte al controllo della criminalità organizzata e, cosa grave, lo fanno non per ragioni di natura economica , che in quanto tali non potrebbero essere criticate, quanto piuttosto e verosimilmente per una precisa scelta di campo. Riteniamo - aggiunge Addiopizzo - infine paradossale il rifiuto opposto dalla sezione di Catania della FAI (Federazione Italiana Autotrasportatori) che fa parte del sistema Confcommercio, alla richiesta di iscrizione avanzata dalla Geotrans ove si consideri che tale azienda è inserita nella White list antimafia della Prefettura di Catania".

LETTERA DELLA GEOTRANS INVIATA AD ADDIOPIZZO.  Questa la lettera integrale dell'amministratore giudiziario della Geotrans, Luciano Modica: "Spett. Associazione Addiopizzo Catania, a due anni dal giorno in cui mi è stata affidata l’amministrazione della Geotrans, a seguito della misura di confisca emessa dalla Sezione Misura di Prevenzione del Tribunale di Catania, ho il piacere di scrivervi per aggiornarvi sullo stato dei fatti. In primo luogo ci tengo a ringraziarvi per la vicinanza e per la collaborazione. L’adesione alla vostra lista pizzofree e la sponsorizzazione dei nostri camion con il vostro riconoscibile logo, ci ha consentito di liberarci dal pregiudizio che, inevitabilmente, coinvolge un’azienda che si trova ad affrontare il trauma del sequestro. Molti, troppi continuavano a guardare l’azienda con sospetto. In qualche modo, ci avete preso per mano e presentato al mercato come una realtà aziendale che, al di là delle vicende giudiziarie (ancora oggetto di accertamento) è in grado di assicurare servizi di trasporto nell’assoluto rispetto della legalità. Nel frattempo, insieme a tutti coloro che lavorano in Geotrans, abbiamo fatto un pezzo di strada insieme, ancora breve ma importante. In primo luogo il numero di persone assunte non è diminuito. Quindi, almeno sino ad oggi, confisca non è stato sinonimo di perdita di posti di lavoro. Lavoro, ci tengo a sottolinearlo, retribuito regolarmente e senza nessuna concessione a vaucher o altre scorciatoie pur consentite dalla normativa vigente. Di recente, peraltro, la Geotrans si è dotata della certificazione di Responsabilità Sociale, secondo la norma SA8000, grazie al quale un ente terzo attesta che la gestione aziendale risponde ai più alti standard in termini di rispetto delle normative poste a salvaguardia del lavoro. È appena il caso di sottolineare che, al momento, Geotrans è l’unica azienda di autotrasporto siciliana in possesso di tale certificazione che ha valore internazionale. Tanto premesso, non nascondo che le difficoltà incontrate sono moltissime e, alcune di queste, davvero insormontabili. Spero di dare un utile contributo al dibattito che coinvolge la gestione dei beni confiscati palesandone alcune. Con mio grande rammarico, ho dovuto constatare l’inflessibile ostilità di una parte significativa della clientela che, negli anni precedenti alla confisca, si era avvalsa dei servizi della Geotrans. Sebbene l’azienda abbia cercato di fare il possibile per migliorare la qualità del servizio, oltre ad aver significativamente ridotto le tariffe applicate, molti hanno chiuso i rapporti a prescindere, e ogni tentativo di instaurare un dialogo si è rivelato del tutto inutile. In particolare, davvero triste dover constatare che molte aziende appartenenti a uno dei settori più importanti dell’economia isolana, parlo del comparto agrumicolo, abbiano accolto l’avvento di un amministratore giudiziario come una sorta di marchio d’infamia, tagliando drasticamente le commesse e in taluni casi azzerandole del tutto. Per molti, mettere la loro merce in camion sponsorizzati dal vostro logo non era un’occasione di vanto, ma l’esatto contrario. Non ho elementi per stabilire le ragioni di questo diffuso comportamento, ma dopo aver letto l’ultimo rapporto Eurispes sulle agromafie (che attesta l’alto indice d’infiltrazione della criminalità organizzata nell’agricoltura) qualche domanda me la pongo. Ma non solo questo. Di recente ho provveduto a richiedere l’iscrizione della Geotrans alla più importante associazione di categoria, FAI (Federazione Italiana Autotrasportatori), che a Catania ha sede presso la locale Camera di Commercio. Ciò al fine di usufruire di determinati servizi concessi agli associati dalla collegata Fai Service. Quest’ultima non ci ha ammesso, trincerandosi dietro fumosi report negativi sull’azienda prelevati da misteriose banche dati. E questo malgrado Geotrans sia inserita nella White list antimafia della Prefettura di Catania ed abbia presentato un bilancio 2014 che, a parere degli istituti di credito, è molto soddisfacente. In ultimo, Geotrans esegue trasporti in maniera intermodale, vale a dire viaggia per strada e per mare. Ho constatato che spesso le tariffe applicate da taluni vettori navali a Geotrans non sono in linea con quelle applicate alla concorrenza di pari dimensioni. Questi ed altri fatti rappresentano un penalizzazione ingiusta e una distorsione delle più elementari regole del cosiddetto “mercato”. Ma è bene chiarire che non tutti hanno chiuso le porte a Geotrans. Alcuni clienti hanno scelto di continuare ad avvalersi dei servizi dell’azienda dando fiducia al nuovo corso. Un partner come Tirrenia, importante vettore navale, ci rispetta fornendoci un ottimo servizio a prezzi competitivi. Peraltro, il personale insieme al sottoscritto si è attivamente impegnato nella ricerca di nuova clientela e, a tutt’oggi, Geotrans è una realtà perfettamente sana e in grado di competere garantendo puntualità del servizio, opportunità di lavoro e pieno rispetto delle regole. Ciò che mi sento di garantirvi è che continueremo a fare del nostro meglio, e se alcuni ritengono che le aziende confiscate debbano sparire dal mercato, noi insisteremo ancor di più. Rinnovandovi il mio ringraziamento a nome di tutta l’azienda, vi saluto cordialmente.

Luciano Modica
Amministratore giudiziario Geotrans S.r.l."

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