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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Letture estive, in testa il libro “L’inverno dei Leoni” della siciliana Auci

Iolanda Cuscunà, libraia da vent'anni alla “Cavallotto Sicilia”: “Mercato delle vendite in crescita, con le librerie e la lettura viste come beni essenziali al benessere mentale delle persone, un momento di terapia durante la Pandemia"

L'estate delle librerie catanesi, parla siciliano ed odora di Marsala, con la trapanese Stefania Auci che la fa da padrone, col volume “L'inverno dei Leoni” che prosegue la fortunata saga della famiglia Florio, dopo il successo de “I Leoni di Sicilia”. Come descrive la recensione dei volumi, “nelle cantine Florio, un vino da poveri - il Marsala - viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re”.

Durante la seconda estate di Pandemia, il mercato del libro ha continuato a crescere, tanto che per l’Associazione italiana editori, il dato nazionale 2021 vede la vendita di libri di tutti i generi, tra librerie on-line, fisiche e la grande distribuzione, impennarsi con un più 44% rispetto al 2020.

Sì ma non nel Catanese, dove le cose non sono esattamente così brillanti: “C'è stato sicuramente un aumento delle vendite durante il periodo Covid in generale - spiega Iolanda Cuscunà, libraia da vent'anni presso le librerie Cavallotto sede di corso Sicilia, nonché addetta al reparto 'Narrativa, Saggistica, Sicilia, Ultime novità' - anche se, la maggiore richiesta, purtroppo, vede la Sicilia ed i lettori etnei sempre un po' in coda per quello che riguarda i cosiddetti 'lettori forti'. Seguono poi le vendite in salita nelle nostre librerie Cavallotto “Sicilia” e “Ionio” del circuito Ubik, di un'altra scrittrice siciliana, emergente, Cristina Cassar Scalia originaria di Noto, con i titoli 'La salita dei Saponari' e 'L'uomo del porto', romanzi dove la Sicilia è sempre centrale”.

Ci indica la classifica dei libri più venduti e i gusti nella provincia di Catania? Quanto poi la Pandemia, ha influenzato il mercato dei libri e i gusti dei lettori?

“Da quando è uscito il secondo volume della Auci, 'L'Inverno dei Leoni', che continua la saga dei Florio, sicuramente questo romanzo è sùbito salito in classifica. Al primo posto troviamo certamente la Auci, soprattutto per noi Siciliani, ma non solo. Per la critica ed i lettori, si tratta di una saga familiare che affascina, anche per l'ambientazione in Sicilia, perché in questo romanzo si trova tutto: profumi, immagini, suoni, suggestioni di un’isola, contesa storicamente, a partire dai Borbone e per terminare con Garibaldi e i Savoia. Dopo si è piazzato il vincitore del premio letterario Strega, che per il 2021 è andato ad Emanuele Trevi col suo 'Due vite': lo scrittore vincitore va sempre in classifica; poi abbiamo la francese Perrin Valerie, la scrittrice dei record autrice di 'Cambiare l'acqua ai fiori', che è tornata in libreria con “Tre”, una storia d'amicizia, amore, ricerca d'identità e piena di misteri, da noi ben posizionato stabilmente da diverse settimane”. “Seguendo le vendite nelle nostre librerie catanesi Cavallotto, successo fra i lettori ha avuto l'ultimo libro della scrittrice Simona Lo Iacono, di Siracusa, col suo ultimo romanzo 'La Tigre di Noto', che narra di Anna Maria Ciccone, scienziata che visse in un’epoca ostile, un tempo di pregiudizi: nata a Noto nel 1891, arrivò a Pisa poco prima che scoppiasse la Grande guerra per studiare fisica, unica donna del suo corso, poi insegnò alla Normale ed oggi diremmo che si impose in un mondo maschile. Altra scrittrice richiesta in libreria, è Catena Fiorello, catanese e sorella del noto showman Rosario: nel suo ultimo romanzo 'Cinque donne e un arancino', si legge di una donna che, dopo la morte del marito, decide di lasciare Milano per tornare nella sua terra di origine, lo sperduto paesino siciliano di Monte Pepe”.

In linea generale, in tempi di Covid, “già dal 2020 ad inizio pandemia, le librerie sono state considerate beni essenziali, quindi noi siamo rimaste aperte per quasi tutto il periodo del lockdown e questo ha permesso a molte persone, di riscoprire il piacere di venire in libreria come momento quasi 'terapeutico', non soltanto per avere un confronto quasi 'fisico' con il libraio, che poteva rappresentare un'evasione rispetto alla chiusura, ma anche per ritrovare un libro che potesse servire un po' da 'farmaco' per l'anima, in un momento così difficile e strano. Quindi noi abbiamo ritrovato clienti, che nel corso del tempo per diversi motivi, anche a causa del mercato parallelo on-line che comunque è sempre stato una concorrenza molto forte, si erano distaccati da noi".

Il lettore al tempo del Covid, ha cambiato tipologia di libri? Ad esempio, si è orientato sul volume profetico “Spillover”; piuttosto che sul romanzo apocalittico di Stephen King “L'ombra dello scorpione”, che tratta di un'arma batteriologica sfuggita al controllo dell'uomo dai laboratori del governo statunitense: un virus, con la mutazione letale dell'agente dell'influenza. Libri che anticipano la realtà...

“Sì il Covid, in parte, ha orientato i gusti del lettore; ma fino ad un certo punto. 'Spillover' ad esempio, scritto da David Quammen, è stato un 'caso letterario' internazionale. L'ha fatta da padrone sicuramente, subito dopo l'inizio della pandemia, anche se era un libro già uscito nel 2012, e quindi già lo si conosceva. Ancora oggi si continua a vendere, come testo di riferimento quasi profetico, per quei lettori che in precedenza non lo conoscevano. Lo scrittore e ricercatore, anticipa temi attualissimi: pipistrelli, ed altri animali, come zanzare o gli scimpanzé, possono essere il vettore della prossima pandemia, o di virus dormienti, trasmissibili all'uomo... beh ha avuto una certa presa sui nostri clienti”. “Però per il resto, le persone si sono affidate molto al consiglio di noi librai. Nel periodo più forte e più intenso della pandemia, in pieno lockdown, noi addetti al settore vendite comunque abbiamo cercato sempre di orientare i lettori, verso libri di 'evasione'; che permettessero di alleggerire la tensione in corso, fra mascherine e distanziamento. Sulla scorta per esempio di Italo Calvino, per cui la presunta 'leggerezza' non corrisponde a 'stupidità': una leggerezza che arricchisce e che permette di ritrovare sé stessi, in un momento in cui a perdersi... ci vuole poco! E quindi abbiamo consigliato anche dei classici come lo stesso scrittore Calvino, che in questo senso resta un punto di riferimento. Abbiamo consigliato molto, anche la letteratura siciliana”. Infine, “su Stephen King, come con l' 'Ombra dello Scorpione' pubblicato nel lontano 1978, sì anche, si vende sempre; anche in questo caso, un virus è protagonista in negativo per l'umanità, a causa di una mutazione letale dell'agente dell'influenza. Però la gente chiedeva proprio leggerezza: più che il thriller crudo, meglio il 'giallo' o il 'romanzo storico'. Infatti abbiamo venduto molto bene i romanzi storici, con protagonisti personaggi come per esempio Costanza D'Altavilla; un personaggio pieno di fascino, che la letteratura ha contribuito a mitizzare, una Costanza d'Altavilla, regina di Sicilia e imperatrice del Sacro romano impero, che deve molta della sua fama al figlio, quel Federico II, protagonista nel Duecento, delle lunghe e sanguinose lotte fra impero e papato”.

Perché scegliere il libraio “sotto casa”, anziché comprare su Internet?

“Abbiamo un valore aggiunto. I librai offrono un servizio ed una consulenza di 'qualità'. Durante il periodo da 'zona rossa', ognuno di noi trovava sempre materiale da consigliare, con grande piacere perché è questo il nostro lavoro ed è la parte più bella di quello che noi facciamo ogni giorno, in mezzo ai libri. Perfino nel corso del passato lockdown totale di chiusura, c'è stata una richiesta tale, che ci ha spinto ad attivare una rete di supporto per i clienti, che fosse il più ampia possibile, rendendoci disponibili tramite Whatsapp e tutti gli altri canali social, ed anche in quel periodo in cui siamo stati chiusi, lo scorso anno, ci facevamo sempre trovare pronti e recapitavamo i volumi richiesi, fino a domicilio. E questa, credo, sia stata una cosa importante”.

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