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Cronaca

Lido Tre Gabbiani, risarciti i titolari dello stabilimento distrutto da un incendio

Il lido era stato distrutto da un misterioso incendio il 4 aprile 2014 con danni per un ammontare complessivo di 60 mila euro

Sono stati finalmente e pienamente risarciti i titolari del lido “Tre Gabbiani” di Catania, andato completamente distrutto da un misterioso incendio sviluppatosi nelle strutture, in viale Kennedy, nella notte del 4 aprile 2014. Attorno alle 4.30 il custode è stato svegliato da un acre odore di fumo, è corso fuori dalla cabina dove dormiva e ha visto le fiamme che avvolgevano praticamente tutto. L'uomo, oltre ad aver allertato il titolare e il 115, è corso a salvare i due cani da guardia che latravano disperati, riuscendo a metterne in salvo uno: l'altro povero animale, purtroppo, è morto carbonizzato. I vigili del fuoco di Catania sono accorsi in forze e hanno lavorato fin dopo mezzogiorno per avere ragione dell'incendio, ma alla fine il bilancio è risultato comunque pesantissimo: sono andati distrutti i locali di ricezione, gli spogliatoi, i servizi igienici, il bar, le passerelle, le terrazze in legno, i gazebo, gli ombrelloni, la macchina per la pulizia della spiaggia, arredamenti e apparecchiature varie e materiale ligneo accatastato. Danni quantificati in oltre 60mila euro

. Per fortuna, i proprietari erano assicurati e per ottenere il risarcimento che spettava loro si sono rivolti, attraverso il consulente personale Riccardo Vizzi, a Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali, a tutela dei diritti dei cittadini, che ha subito preso contatti con la compagnia d'assicurazione, Carige, oggi Amissima. A complicare l'iter della pratica, tuttavia, è stato il giallo sull'origine dell'incendio. Nonostante le varie indagini e i sopralluoghi, per i vigili del fuoco, come scrivono nel loro rapporto finale, “non è stato possibile risalire alla causa termica che ha determinato l'innesco, in quanto, ispezionate tutte le zone interessate dall'incendio, lo stato dei luoghi e degli elementi a disposizione non consentono la determinazione delle cause certe dell'evento”.

Lido Tre Gabbiani

In altre parole, non è stato possibile concludere con certezza se si sia trattato di un corto circuito o di uno dei frequenti sbalzi di corrente elettrica nella zona, e, soprattutto, non si è potuta escludere la matrice dolosa. Anzi, la Procura di Catania ha anche aperto un procedimento penale per il reato di danneggiamento seguito da incendio a carico di un ex gestore del bar con cui l'amministratore di quel tempo del lido avrebbe avuto dei dissidi per questioni di debiti. Le indagini svolte dagli inquirenti, però, non hanno consentito di acquisire elementi sufficienti ad accertare le responsabilità dell'indagato, e quindi lo stesso Pm titolare dell'inchiesta ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l'archiviazione. Gip che ha emanato il decreto di archiviazione, ma si è così arrivati al 9 giugno 2016, e nel frattempo, con il procedimento penale aperto, Amissima (ex Carige) non ha dato corso al risarcimento. Per la verità, la compagnia ha nicchiato non poco anche dopo, quando non aveva più valide ragioni per procrastinare la liquidazione prevista dalla polizza, al punto che Studio 3A, per sbloccare la situazione, ha dovuto inviare un formale reclamo all'ufficio reclami di Amissima, minacciando di rivolgersi all'Ivass, l'istituto di vigilanza sulle assicurazioni.

Alla fine però, dopo due anni e mezzo, i titolari del lido “Tre Gabbiani” sono stati finalmente risarciti dell'intera somma: una battaglia vinta che rende giustizia e premia gli sforzi, i sacrifici e l'amore per la loro terra di questi imprenditori turistici che, nonostante il durissimo colpo subito due anni fa e un risarcimento arrivato solo adesso, rimboccandosi le maniche e investendo tutto ciò che avevano sono riusciti a rimettere in sesto le strutture a tempo di record già dalla stagione estiva del 2014, quest'anno hanno iniziato una fase di rinnovamento del lido e stanno portando avanti, sempre nella massima trasparenza e legalità, numerose collaborazioni e partnership per rilanciare il turismo balneare e non solo, adeguandolo alle esigenze e richieste dell’utenza, a sostegno della ripresa di un turismo molto presente e diversificato in tutta la Sicilia, ed in particolare sulla costa ionica.

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