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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Linee guida Prg, Forza Italia: "Chiederemo integrazioni all'amministrazione"

Al tavolo tecnico convocato dal gruppo consiliare hanno partecipato tutte le sigle sindacali e Ance

Si è svolto oggi il programmato tavolo tecnico voluto dal gruppo consiliare di Forza Italia sulle linee guida del futuro Piano regolatore generale di Catania. Erano presenti il commissario provinciale del partito Marco Falcone, i consiglieri comunali azzurri Giovanni Petralia e Agatino Giusti, i consiglieri di municipalità Giacomo Nania e Gianluca Guarrera.

Al tavolo i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl Catania: i segretari generali Maurizio Attanasio, Enza Meli, Giovanni Musumeci, la segreteria confederale Rosaria Leonardi, il segretario territoriale Rosario Portale, i segretari generali di Fillea e Feneal Catania Giovanni Pistorio e Nino Potenza. Al dibattito anche i rappresentanti di Ance Catania, ovvero il presidente Giuseppe Piana e il direttore Ines Petrilla. Dopo un ampio e corposo confronto, coordinato dal commissario Falcone, il gruppo forzista ha recepito gli spunti arrivati dalle parti sociali, impegnandosi a portarli nel confronto che dovrà aprirsi in Consiglio comunale sul fondamentale documento propedeutico al nuovo Prg etneo. “Per la prima volta un gruppo consiliare apre il confronto con le parti sociali della città, una scelta che ha trovato l'apprezzamento di tutti i sindacati. Chiederemo all’amministrazione Pogliese – dichiara il gruppo consiliare di Forza Italia – di compiere delle puntualizzazioni per quanto riguarda i temi di porto e retroporto di Catania, anche in relazione alle costituende Zes, ma anche sul riutilizzo del mercato ittico di viale Cristoforo Colombo e dell’ex mercato ortofrutticolo di S. Giuseppe La Rena.

L’analisi delle linee guida, anche grazie alle opportune sollecitazioni dei sindacati, impone anche di chiedere un focus specifico sulla riqualificazione di viale Africa, anche in relazione alla costruzione della Cittadella giudiziaria su cui sta lavorando il Governo Musumeci, opera che non viene neppure contemplata dal Comune. Servono inoltre più approfondite riflessioni sui piani già esistenti che riguardano l’area del Centro direzionale Cibali e, nello specifico, di via Sabato Martelli Castaldi dove a breve partirà un investimento da 16 milioni di euro in politiche abitative. Fra le altre cose, inoltre, i sindacati hanno posto l’accento sulla necessità di una visione organica di mobilità e parcheggi e di prevedere, riguardo i centri storici, un Piano colore per gli edifici. Abbiamo accolto, infine, le riflessioni dell’Ance e ci faremo interpreti di tali spunti nelle opportune sedi politiche”. “Ringrazio tutti i partecipanti al tavolo sul Prg. Hanno accolto l’invito di Forza Italia – ha dichiarato il commissario Marco Falcone – a dare il proprio contributo per rendere il nuovo Piano uno strumento di reale sviluppo e risanamento di Catania. Nei prossimi giorni terremo un ulteriore tavolo tecnico, coinvolgendo stavolta gli ordini professionali”.

Dichiarazione dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl: “Ben venga chi vuole confrontarsi con il sindacato sul Piano regolatore, ovvero su presente e futuro di questa città. Il sindaco non ha ritenuto opportuno sinora incontrarci: pazienza! Altri hanno mostrato questa sensibilità e noi, infatti, abbiamo subito aderito all’invito di un gruppo consiliare come quello di Forza Italia. Abbiamo offerto idee e proposte delle organizzazioni dei lavoratori, così come avremmo voluto fare ieri a Palazzo degli Elefanti con il viceministro Giancarlo Cancelleri se l’amministrazione comunale avesse chiesto di esserci. Ci chiediamo se il mancato confronto sul Prg nasca dal timore di accettare critiche e valutare soluzioni di miglioramento che le organizzazioni sindacali, come sempre, avrebbero offerto al pubblico dibattito. Cgil-Cisl-Uil-Ugl con le loro organizzazioni di categoria, comunque, consegnano all’attenzione della città alcune osservazioni su un Piano che, fra l‘altro, non riserva la necessaria considerazione alle periferie, al rischio sismico e al sistema portuale, nè prevede la rigenerazione di importanti e grandi edifici perché siano luoghi di lavoro e coesione sociale. Quasi a ignorare quanti catanesi abitino nelle periferie, quanto Catania sia vulnerabile, quanto la città debba vivere di mare e infrastrutture per sfruttare pienamente le proprie potenzialità di sviluppo, quanto i cittadini abbiano bisogno di lavoro e coesione sociale!”.

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