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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

In carcere uno degli elementi di spicco del clan “Tomasello-Mazzaglia-Toscano”

Arrestato il 34enne Vincenzo Monforte di Biancavilla, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale etneo in ordine al reato di associazione di tipo mafioso pluriaggravata

Su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i carabinieri del nucleo operativo di Paternò, con l'aiuto dei colleghi della stazione di Biancavilla, hanno arrestato il 34enne Vincenzo Monforte di Biancavilla, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale etneo in ordine al reato di associazione di tipo mafioso pluriaggravata. Grazie alle indagini dei carabinieri, coordinate dai magistrati della D.D.A. di Catania, si è potuto accertare come l’uomo, in concorso con altri soggetti, faceva parte di un gruppo criminale mafioso storicamente denominato “Tomasello-Mazzaglia-Toscano”, operante prevalentemente nel territorio di Biancavilla e costituente articolazione territoriale della famiglia di cosa nostra catanese “Santapaola-Ercolano” che, diretto dal 2014 al 2017 da diversi personaggi di spicco, tra i quali il padre dellindagato, si avvaleva della forza intimidatrice del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà conseguenti per commettere una serie indeterminata di delitti, specie contro la persona. Omicidi, anche al fine di affermare la propria egemonia e comunque la supremazia gerarchica all’interno del sodalizio, reati contro il patrimonio, come rapine, furti ed estorsioni, nonché delitti in materia di traffico di sostanze stupefacenti, e ciò per acquisire in modo diretto e indiretto la gestione o in ogni modo il controllo di attività economiche, di concessioni, autorizzazioni e di appalti pubblici, per realizzare, comunque, profitti o vantaggi ingiusti. Provvedimento restrittivo che si fonda anche sulla recente sentenza di condanna di Monforte alla pena di anni 8 di reclusione, sopraggiunta a seguito dell’operazione convenzionalmente denominata “Città Blindata”. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Bicocca.

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