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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Mafia e affari: sequestro da 2 milioni e mezzo di euro al boss Giovanni Comis

Si tratta di un esponente di spicco della famiglia Santapaola-Ercolano, gruppo di Picanello. Tra i beni sequestrati c'è anche l'etichetta discografica neomelodica "Q Factor Records"

I carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un decreto di sequestro di beni emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale etneo a carico di Giovanni Comis. Si tratta di un soggetto di elevato spessore criminale con incarichi di vertice nel gruppo di Picanello dei Santapaola-Ercolano. È già destinatario di più condanne, anche irrevocabili, per associazione di tipo mafioso e detenuto dallo scorso ottobre per reati di trasferimento fraudolento di valori e autoriclaggio tesi a preservare il proprio patrimonio.

Le indagini

In particolare, gli accertamenti patrimoniali svolti dagli inquirenti hanno consentito di far emergere come, almeno dal 2008,  Giovanni Comis ed il suo nucleo familiare abbiano tratto i propri mezzi di sostentamento da redditi di provenienza illecita. Questo dato emergerebbe anche in considerazione della grave sperequazione reddituale.
I carabinieri hanno proceduto al sequestro di beni, ai sensi del Codice antimafia, per un valore complessivo di oltre 2,5 milioni di euro.

Sequestrata anche la “Q Factor Records"

Nota di colore, tra questi c'è anche la casa discografica “Q Factor Records s.a.s.”, intestata ad uno dei figli del boss e utilizzata da noti cantanti neomelodici del panorama musicale locale, nonché una palazzina con 12 unità immobiliari in fase di completamento e ubicata in una zona centrale del capoluogo etneo.
 

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